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Roma, Cristante può restare e prepara una stagione da leader

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Roma, Cristante può restare e prepara una stagione da leader LAPRESSE
L'imminente arrivo di Gasperini sulla panchina giallorossa rilancia le quotazioni del centrocampista

ROMA - Prepariamoci. Sarà infilato suo malgrado anche quest’estate nelle cronache del mercato, tra offerte vere o presunte, tra ipotesi di cessione e trattative avviate. E poi con ogni probabilità rimarrà a Trigoria, a guidare il gruppo negli allenamenti e a stimolare i compagni. Dal 2018 con Bryan Cristante va così: nella percezione collettiva è un precario, per gli allenatori della Roma è un leader quasi irrinunciabile. Non dovrebbe cambiare la storia adesso, a 30 anni appena compiuti: nel processo di ristrutturazione della rosa che ha immaginato Ranieri, lui rappresenta un’impalcatura solida e funzionale. Non c’è motivo di demolire le parti del cantiere che resistono alle intemperie.

Cristante, un veterano in giallorosso

E’ la sua ottava stagione alla Roma. Solo El Shaarawy, che però per un periodo si è allontanato per inseguire la ricchezza cinese, e il capitano Pellegrini frequentano Trigoria da più tempo. Dopo un inizio di carriera instabile, tra le giovanili del Milan e le esperienze al Benfica al Palermo e al Pescara, Cristante ebbe la fortuna di capitare nell’Atalanta di Gian Piero Gasperini e attirare così l’attenzione della Roma, che all’epoca cercava di ridisegnare il centrocampo semifinalista di Champions League e vendette contemporaneamente Nainggolan e Strootman. Bryan veniva da una stagione incredibile da mezz’ala trequartista: 9 reti in campionato e 3 in Europa League sembravano le credenziali di un calciatore più incilne all’incursione che alla copertura. Invece gli allenatori della Roma lo hanno sfruttato molto di più da mediano e persino da difensore.

Cristante ritrova Gasperini

E’ stata un’evoluzione naturale nella sua carriera, che gli ha sottratto qualche emozione nelle aree di rigore avversarie ma gli ha consentito di diventare un centrocampista completo e affidabile, tale da meritare un posto nella Nazionale campione d’Europa nel 2021. Ora però la Roma sta chiudendo per Gasperini. Chissà se l’eventuale reunion tra i due, a sette anni di distanza, può modificare la traiettoria di Cristante. Il nostro ha ancora il passo e le caratteristiche per giocare dietro al centravanti nell’ipotetico 3-4-2-1 oppure continuerà a occuparsi di proteggere più che di attaccare?

Cristante, una stagione da record

Nelle ultime settimane con Ranieri, in verità, Cristante si è riavvicinato alle antiche abitudini, quasi sentisse nell’aria il possibile arrivo di Gasperini. Ha segnato un gol di testa proprio all’Atalanta, inutile per evitare il ko decisivo nella volata Champions, e si è ripetuto con un tiro di destro nella partita successiva contro il Milan. Ha così chiuso il campionato a quota 4 gol, eguagliando il record raggiunto con la Roma allenata da Di Francesco e dallo stesso Ranieri nella stagione 2018/19. Se non fosse stato per l’infortunio di dicembre, ancora contro l’Atalanta, forse avrebbe migliorato il suo score. Si è cimentato con profitto anche da mezz’ala, quando a centrocampo giocava Paredes come regista, confermando di essere una colonna della squadra. Difficilmente il suo status peggiorerà, a prescindere da chi sarà il prossimo allenatore. Ma in estate non lo troverete fra i titolari dei “campetti”: da buon friulano, Cristante si prende la scena con discrezione. 

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