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Roma, perché Gasperini ha accettato e la coincidenza con Mourinho

Il nuovo tecnico ha chiesto rassicurazioni ai Friedkin prima di trovare l'accordo: vuole una squadra competitiva

ROMA - È nato lo stesso giorno dell’ultimo allenatore che sia riuscito a vincere con la Roma: per quelli del 26 gennaio, si chiamino José Mourinho oppure Gian Piero Gasperini, la sconfitta è un concetto complicato da metabolizzare. Ecco perché Gasp ha voluto capire dai Friedkin, nell’ormai famoso summit di Firenze, quali fossero i margini operativi del club per consegnargli una squadra competitiva già nell’immediato. Le parole del padrone devono essere state molto rassicuranti, tanto da fargli salutare velocemente l’Atalanta e da preferire la Roma alle tardive lusinghe dell’amata Juventus. Ma ora è (quasi) tempo occuparsi materialmente della faccenda: dopo aver osservato Sinner al Roland Garros, è pronto a studiare da vincente a Trigoria.

Roma, Gasperini punta all’Europa League

Non avrebbe lasciato Bergamo, dove era padrone della situazione e aveva una città ai suoi piedi, se non si fosse convinto di poter crescere. A 67 anni non ha fissato davanti a sé un orizzonte troppo ampio: la mission che gli è stata affidata, portare subito la Roma in Champions dopo otto anni di distanza televisiva, è solo lo stimolo iniziale. Compatibilmente con gli investimenti estivi, che potrà condividere con Ghisolfi e Ranieri avendo grande influenza sulle valutazioni tecnico-tattiche, il suo obiettivo è vincere in un intervallo rapido un titolo. Magari l’Europa League, punto massimo della sua esperienza all’Atalanta: se l’Aston Villa in teoria è l’avversario più temibile della prossima edizione, il torneo offre un percorso verso la gloria alternativo alla Serie A.

Gasperini domani atteso a Trigoria

Nei prossimi giorni, forse già domani a margine del matrimonio di Scamacca al quale ha deciso di partecipare, Gasperini arriverà a Trigoria per il rituale scenografico della firma sul contratto fino al 2028. Rilascerà anche ai canali della società le prime dichiarazioni da allenatore della Roma e incontrerà i dirigenti (Ranieri incluso) per programmare la preparazione. Il ritiro dovrebbe cominciare intorno al 10 luglio a Trigoria e prevedere una settimana di trasferta britannica, nel quartier generale della nazionale inglese a Barton, all’inizio di agosto. Ma devono essere definite tutte le amichevoli: il segretario Lombardo attende indicazioni proprio da Gasperini sulla gradualità degli impegni e sull’organizzazione degli stessi.

Roma, lo staff tecnico di Gasperini

In questi giorni poi Gasperini comunicherà il gruppo di collaboratori che lo seguiranno a Roma. Dalla lista si è già sfilato Cristian Raimondi, che preferisce rimanere all’Atalanta nonostante la riconoscenza verso l’allenatore che lo ha inglobato nel proprio staff subito dopo il ritiro dall’attività agonistica. Sembra scontata al momento l’adesione di Tullio Gritti, lo storico vice, e di almeno due preparatori atletici. Ranieri ha proposto a Gasp di mantenere operativi alcuni dei tecnici che lavoravano con lui. Ma Friedkin non si opporrà a ulteriori richieste, perché intende creare le condizioni per una lunga e proficua esperienza di successi insieme. 

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