Serietà e un progetto preciso, stavolta senza ripensamenti e con una linea chiara. I Friedkin cambiano marcia e sono pronti in queste ore ad annunciare Gian Piero Gasperini come nuovo allenatore di una Roma che vuole tornare grande. L'arrivo del tecnico piemontese traccia una linea col passato: basta improvvisazioni anche a discapito dell'effetto simpatia. Quella ce la metterà Claudio Ranieri, garante massimo di una Roma che vuole tornare a fare la voce grossa in campionato dopo anni in cui è rimasta a guardare le prime posizioni.
Ranieri e Gasperini, un segnale di forza
La coppia Ranieri-Gasperini, infatti, è un segnale di forza. Dal punto di vista dell'esperienza, del carattere e della volontà su un mercato in cui non è ammesso fare sbagli. In attesa che cadano i paletti del Fair Play Finanziario e la Roma possa finalmente essere libera di spendere senza guardare troppo al bilancio. Il ruolo di Sir Claudio è decisamente più importante di quello profilato qualche settimana fa. Consigliere sì, ma con poteri decisionali. Come dimostra la scelta Gasperini e come dimostra il lavoro che Ranieri sta facendo nelle retrovie anche su questioni spinose come Svilar. E per la piazza romana non potrebbe eserci garante migliore. Una protezione anche per Gasp che non gode dell'appoggio di tutta la tifoseria, almeno per ora. L'obiettivo è mantenere ciò che di buono è stato fatto senza ripetere gli errori del passato. Un compito che spetta anche a Ghisolfi bravo in questi giorni ad accumulare una prima parte di tesoretto grazie alle cessioni di Le Fée e Dahl, a cui prestio potrebbero aggiungersi quelle di Zalewski ed Abraham per un totale di 50 milioni. Un inizio mica male.
Il progetto stadio come salto definitivo
Ma il treno Roma viaggia su due binari paralleli. L'altro porta allo stadio di Pietralata e sta procedendo spedito nonostante qualche frenata d'emergenza. Anche l'ostacolo boschetto sembra superato. "Sono state dette tante fake news. Il verde che nascerà a Pietralata con il progetto stadio sarà molto più ampio di quello attualmente esistente nelle cosiddette aree boscate, sarà molto più curato, fruibile, sicuro e manutenuto. Noi aumenteremo la dotazione di verde in quelle aree, non la diminuiremo", ha detto l'assessore all'Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia. L'obiettivo è iniziare i lavori entro la fine dell'anno per avere l'impianto pronto nel 2028. "Prima bisogna completare le indagini archeologiche e verificare cosa c'è sotto i terreni. Solo dopo, una volta conclusi questi scavi, potrà essere consegnato il progetto definitivo. Nel frattempo i tavoli in Comune stanno affrontando tutti gli aspetti collaterali", ha chiosato Velloccia. E lo stadio di proprietà rappresenterebbe il passo in avanti decisivo per costuire una grande Roma, a misura di una tifoseria stupenda.