Per rilassarsi si è goduto il compleanno dei sogni, alle Maldive, in compagnia di Gianluca Mancini e famiglie. Torte personalizzate, mare da favola, fuochi d’artificio. Capitano più vicecapitano, un patto di amicizia maturato nei tanti anni vissuti insieme alla Roma. Presto però Lorenzo Pellegrini correrà a disposizione di Gasperini. Correrà in tutti i sensi: sfruttando la sabbia bianca degli atolli dell’Oceano Indiano ha già ripreso confidenza con l’allenamento. Ma per i ritmi intensi è presto. Il suo obiettivo è tornare in campo per l’inizio del campionato, a tre mesi abbondanti dall’operazione al tendine, anche se non sarà affatto semplice. Anzi. In ogni caso è pronto a mettersi in gioco nel suo ultimo anno di contratto, convinto di poter conquistare piano piano il nuovo allenatore.
Roma, l'incontro tra Gasperini e Pellegrini
I due si sono già parlati dal vivo, nell’incrocio casuale avvenuto al matrimonio di Scamacca. Non sono entrati nello specifico delle strategie, delle intenzioni e delle valutazioni, ovviamente. Ma Pellegrini ha capito che Gasperini lo considera un centrocampista puro, una mezz’ala, non un trequartista. Se la Roma dovesse giocare con il 3-4-2-1, il sistema di gioco utilizzato più spesso dalla squadra e allo stesso Gasp, Lorenzo potrebbe trovare spazio tra i due mediani. Magari in coppia con un calciatore più dinamico e aggressivo, tipo Manu Koné che sarà un punto fermo della nuova squadra. Ovviamente in caso di necessità Pellegrini potrebbe anche giocare qualche metro più avanti. Ma nelle situazioni ordinarie, lo vedremo più spesso nel mezzo. Sempre che meriti il posto, beninteso. Con Gasperini, come già era capitato nel fortunato interregno di Ranieri, tutti ripartiranno da zero: neanche i gradi di capitano assicurano a Pellegrini un ruolo da titolare.
Pellegrini, voglia di rivincita
Da parte sua, in prospettiva, lui ha soltanto voglia di dimenticare un biennio denso di delusioni, infortuni e incomprensioni. Ha sofferto in silenzio la precarietà tecnica, soprattutto quando è rimasto in panchina dall’inizio alla fine nelle due partite contro l’Athletic Bilbao, ma non ha creato alcun problema all’interno dello spogliatoio, proprio per rispetto di Ranieri che aveva raddrizzato la stagione. E’ consapevole di non aver reso secondo le sue potenzialità, anche se in alcune situazioni si è sentito penalizzato dalle scelte. Ora, a 29 anni appena compiuti, Pellegrini ha l’occasione di dimostrare di essere ancora un calciatore importante. Gasperini in questo senso rappresenta l’interlocutore ideale. E l’operazione al tendine, che lo ha costretto a fermarsi a poche settimane dalla fine del campionato, è stata effettuata proprio con l’obiettivo di risolvere definitivamente i problemi fisici.
Il futuro del capitano della Roma
Il dottor Lempainen, il luminare finlandese che lo ha messo sotto i ferri a metà maggio nella clinica di Turku, gli ha garantito che sarebbe tornato più forte e solido di prima. E’ stata questa la molla che gli ha suggerito di non perdere tempo nel percorso di guarigione: prima di concedersi una vacanza, ha lavorato tutti i giorni a Trigoria tra terapie e movimenti in piscina. Al mercato non pensa, nemmeno un po’. Dopo essere stato vicinissimo al Napoli a gennaio, quando un gol magnifico nel derby ha cambiato la sua traiettoria professionale, Pellegrini vuole risalire la corrente del consenso con la maglia della Roma addosso. Se poi Massara, nel corso della stagione, gli comunicherà di non voler rinnovare il contratto, cercherà una nuova squadra. Ma è un discorso ancora lontano. E’ complicato immaginare che adesso, da infortunato, attiri richieste così interessanti da chiudere con un anno d’anticipo la sua esperienza da capitano. E nemmeno gli piacerebbe farlo.