Temperature alte nella Capitale, bollenti invece al Fulvio Bernardini. Sono ore frenetiche per il diesse Massara alla ricerca di quella decina di milioni di plusvalenze da chiudere entro il 30 giugno per evitare anche solo il pensiero di dover incorrere in una sanzione da parte dell’Uefa per il mancato rispetto del settlement agreement. Tre giorni al gong e diverse situazioni in ballo per raccogliere quei milioni necessari per chiudere il capitolo e da luglio aprire quello incentrato soprattutto sul mercato in entrata: gli intermediari sono alla ricerca di squadre e di offerte per una missione che potrà essere possibile fino all’ultimo giorno del mese. Il canale arabo è ancora aperto e coinvolge l’Al Nassr senza allenatore dopo l’addio di Pioli ma con le idee piuttosto chiare sul mercato: rinforzare i reparti, concentrarsi su giocatori europei e di qualità, a prescindere dal tecnico che verrà scelto. Due obiettivi: un esterno sinistro e un difensore centrale, e lo sguardo del CR7 team adesso è puntato sulla Roma. Angeliño e N’Dicka sono attenzionati per rinforzare l’Al Nassr che punta a migliorare quel terzo posto dell’ultimo campionato. Del resto il fondo Pif aveva prima trattato l’esterno spagnolo per spedirlo alla corte di Inzaghi all’Al Hilal, salvo poi riuscire a prendere Theo Hernandez, mentre adesso sta prendendo in considerazione l’idea di “dirottarlo” su uno altro club di proprietà, come appunto quello che ha appena rinnovato il contratto di Cristiano Ronaldo a cifre clamorose.
Roma, la pista saudita
La destinazione araba non si è mai chiusa per Angeliño, si sta aprendo invece quella per N’Dicka seguito sia dall’Al Nassr sia dall’Al Hilal di Inzaghi. Un affare più complicato per l’ex tecnico interista che tra dicembre e gennaio dovrebbe fare a meno di due centrali titolari - Evan e Koulibaly - per gli impegni in Coppa d’Africa, un affare che invece sta valutando l’altro club ragionando non tanto sui costi, quanto sulla fattibilità legata alla volontà del calciatore di trasferirsi in Medio Oriente a soli 25 anni. La Roma sta provando in tutti i modi a trattenere l’ivoriano - che piace e non poco anche al Galatasaray - e a non sacrificarlo (a prezzo di saldo) per chiudere la plusvalenza, e confida ancora nella cessione dello spagnolo ex Lipsia. Su Angeliño resta vivo ancora l’interesse della Premier League, specialmente del Crystal Palace e del Sunderland dell’ex diesse Ghisolfi.
Roma, il futuro di Celik e Cristante
E a proposito di Premier, Celik è ancora seguito con attenzione dal Fulham sebbene non siano stati fatti passi importanti da un club che non ha fretta di chiudere trattative ma che invece vuole prendersi il tempo necessari sulle operazioni in entrata. Il discorso è chiaro: i club sanno della situazione della Roma, sanno della necessità di Massara di chiudere plusvalenze e alcuni sfrutteranno la fretta dei giallorossi per bussare nei prossimi giorni alla porta di Trigoria con offerte ben inferiori al valore dei giocatori richiesti. Inevitabile, è il gioco delle parti e la Roma ne è consapevole. Tutto starà alla forza del club giallorosso di agire e trattare ma anche alla portata della sanzione decisa dall’Uefa per non aver rispettato in pieno l’accordo. Paredes al Boca porterà una leggera plusvalenza, intermediari stanno lavorando anche per una possibile uscita di Cristante (che continua a piacere al Como): le prossime ore saranno decisive in casa Roma, riuscire a chiudere alcune operazioni minori dimostrerebbe all’Uefa la buona volontà, quindi di meritare “soltanto” una multa di un paio di milioni piuttosto che una sanzione più importante.