ROMA - In attesa di tornare protagonista in panchina Daniele De Rossi continua a lavorare come presidente dell'Ostia Mare e proprio dalla 'sua' Ostia ha parlato della sua esperienza da allenatore della Roma e del suo rapporto con i Friedkin, proprietari del club giallorosso.
De Rossi, le parole sulla Roma
Chiamato nel gennaio del 2024 per sostituire l'esonerato José Mourinho, l'ex capitano giallorosso è stato poi a sua volta sollevato dall'incarico di tecnico della Roma nel settembre successivo, rilevato da Ivan Juric poi a sua volta esonerato e sostituito da Claudio Ranieri. "Se mi aspettavo di essere chiamato? In questa stagione no, perché con Gasperini è stata fatta una scelta molto forte e secondo me positiva per la Roma - ha detto De Rossi ai microfoni di 'Sky Sport', ospite della trasmissione 'Calciomercato-L'Originale' -. Forse a un certo punto della stagione passata quando le cose a un certo punto non andavano bene".
Il rapporto con i Friedkin e il retroscena su David
Nonostante la separazione De Rossi ha conservato un buon rapporto con i Friedkin: "Ci siamo lasciati bene, consumando un saluto cordiale. Ovviamente ero dispiaciuto per l'esonero ma per loro avrò sempre gratitudine per l'occasione che mi hanno dato e credo che anche a loro umanamente sia dispiaciuto il fatto che non abbiamo raccolto i successi attesi. Se l'esperienza alla guida della Roma mi ha bloccato? Non penso, so che magari ero stato chiamato per tenere buoni i tifosi in un momento difficile e io ho sfruttato questa chance. Dopo sono stato fermo perché non potevo andare altrove, ora spero di tornare presto in campo". Poi un retroscena su David, nuovo attaccante della Juve, quando gli è stato chiesto se in passato avevano provato a portarlo alla Roma: "In passato ci avevo chiacchierato - ha confermato -. Per la Juve è un ottimo acquisto, parliamo di uno che i gol li ha sempre fatti".