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Bove in attesa di buone notizie: la Roma gli rimane vicina, cosa può succedere

Il giocatore è stato sottoposto a molti test cardiaci, che hanno escluso ogni patologia. Ma con il defibrillatore sottocutaneo non può giocare in Italia, solo all'estero

ROMA - Ha trascorso il weekend sulla sabbia del cuore, a San Felice Circeo, dilettandosi anche in un’appassionante partita di beach volley in compagnia dell’amico del cuore, Flavio Cobolli. Sono momenti di relax che Edoardo Bove sta assaporando giorno dopo giorno, in attesa di ricevere notizie confortanti sul proprio futuro professionale. Dal primo luglio Bove è tornato un calciatore della Roma, come da contratto rinnovato due anni fa fino al 2028. La Fiorentina ovviamente non ha potuto riscattarlo, a causa dei dolorosi fatti di dicembre, mentre Gasperini non ha potuto convocarlo per il raduno, in assenza del certificato che ne attesti l’idoneità agonistica. 

Bove, la situazione: esclusa ogni patologia

La situazione è delicata ma chiara. Negli ultimi mesi Bove è stato sottoposto a molti test cardiaci, che hanno escluso ogni patologia. Il malore che lo colpì nei primi minuti di Fiorentina-Inter, facendo precipitare il mondo del calcio nell’angoscia, resterebbe quindi di origine ignota. Un arresto cardiaco apparentemente casuale, che per fortuna non ha causato danni. I medici dell’ospedale fiorentino dove Edoardo era stato trasportato in piena emergenza consigliarono l’innesto di un defibrillatore sottocutaneo per garantire una maggiore sicurezza, quando nessuno era stato ancora in grado di accertare le cause del collasso. 

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