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Dybala, prima intervista alla Roma: "Mourinho e tifosi super. E la 10 di Totti..."

L'attaccante argentino ha rilasciato una lunga intervista per raccontare il suo passaggio in giallorosso

ROMA - Lo hanno cercato l'Inter, il Napoli e tanti club esteri, ma alla fine Paulo Dybala ha scelto la Roma di José Mourinho. L'attaccante argentino oggi è stato ufficializzato e ha rilasciato la sua prima lunga intervista sulla sua nuova avventura in giallorosso. 

Le prime sensazioni? 
"Sono molto contento di essere qui, molto felice di poter iniziare dopo una lunga attesa. Avevo voglia di conoscere i compagni, l'allenatore e chi lavora per la Roma. Sono contento di essere qui".

Come hai vissuto queste ore? 
"È stato tutto molto veloce, io avevo voglia di cominciare e abbiamo deciso velocemente. E poi abbiamo firmato insieme per cominciare questa avventura".

Cosa ti ha convinto di più a dire di sì? 
"Tanti aspetti, la chiamata del mister, del direttore, aver potuto parlare col presidente, sono stati i punti più importanti. Mi hanno dato certezze, il mister è stato anche chiaro con le sue idee, poi giocare per questa squadra, per cosa rappresenta nel paese e nel mondo".

Altri che vuoi ringraziare? 
"La mia famiglia e gli amici, che mi hanno spinto a venire qui. Sono molto contenti. Poi chi lavora qui e la Roma che ha fatto di tutto per portarmi qui".

Cosa significa lavorare con Mourinho? 
"Lo conosciamo tutti, quello che ha fatto e quello che farà. Le sue chiamate mi hanno emozionato, ho parlato a lungo con lui, abbiamo fatto una bella chiacchierata. Ho avuto la fortuna di giocare con i più grandi della storia del calcio e ora posso dire di poter lavorare con uno dei migliori allenatori della storia del calcio".

Sul numero di maglia. 
"Avevo parlato col direttore Pinto, lui mi aveva proposto la 10 che è molto importante qui per quello che ha fatto Totti. Ma credo che quel numero e quella maglia debba ancora essere sua per ciò che rappresenta. C'è bisogno di tanto rispetto e responsabilità per una maglia così, un giorno magari potrò portarla, ma oggi sono contento di avere il 21 che per me è importante".

Sei pronto per la passione dei tifosi giallorossi?
"Quando uno gioca all'Olimpico, per noi sudamericani, è come giocare in Argentina. Le sensazioni sono belle".

Sulla vittoria della Conference. 
"Sono rimasto impressionato per come la gente ha festeggiato la Conference e come ha ringraziato la squadra, questo dimostra il calore e i sentimenti della città per il calcio e per questa maglia. È importante avere i tifosi vicini nei bei momenti e anche in quelli brutti. Voglio ringraziarli per tutti i messaggi, difficile rispondere a tutti perché sono tantissimi. Spero di vederli presto, conoscerli a Roma, e dargli tante gioie".

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