GENOVA - "La Samp per me è come una famiglia". Pedro Obiang, ex centrocampista blucerchiato ora al West Ham, è tornato a parlare del suo passato in Italia. Lo ha fatto proprio ai microfoni della tv ufficiale del club doriano: "Sono sempre stato accolto bene, anche non essendo stato una bandiera. I tifosi ancora mi salutano, mi stimano come se non fossi mai andato via. Sono un grande tifoso di questi colori. La Premier era il mio sogno, avevo promesso di lasciare Genova solo per andare in Inghilterra e così è stato".
L'ESPERIENZA E I RAPPORTI - Obiang ha raccontato il suo percorso di crescita: "È stato un po' difficile l'ambientamento, poi come il vino tutto è diventato più buono col tempo. Oggi ho tanti amici qua, i miei migliori amici sono di Genova. Quando ho esordito contro la Juventus in Serie A è stato come giocare alla play station. Vedevo Del Piero, Felipe Melo, Chiellini. Mi tremavano le gambe". Anche in Serie B, il centrocampista non ha lasciato la Samp e forse per questo è ancora amato dai tifosi: "Sono rimasto per ridare indietro qualcosa a quella gente. Il ricordo di Garrone? La sua famiglia mi ha dato tanto, mi ha fatto sempre sentire importante. Lui veniva a vedere le partite e gli allenamenti, gli ho dedicato il primo gol in Serie A. Non ero nessuno e lui mi chiedeva come stavo, se avevo problemi, se mi mancava la mia famiglia. I rapporti più belli? Con Krsticic e Soriano ci chiamavamo fratelli". Sulla nuova società di Ferrero: "Non era facile subentrare a chi aveva fatto tanto bene, ma sono stati bravi. Hanno costruito una grande squadra"
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