Anche ieri sera, in occasione di Samp-Inter, Emil Audero, 26 anni, portiere e capitano blucerchiato, è risultato fra i migliori in campo. Dalle pagelle del Corriere dello Sport-Stadio, a firma di Claudio Beneforti: "Audero 7. Pochi attimi e Lukaku lo impegna da dentro l'area, sbriga bene l'ordinario nel primo tempo. Nel secondo è bravo su una conclusione di Calhanoglu, chiude con un intervento da applausi su Acerbi".
Audero, una bandiera blucerchiata
Questa è la quinta stagione consecutiva del calciatore nato a Mataram, in Indonesia, da padre indonesiano e madre italiana, trasferitosi all'età di un anno a Cumiana, città metropolitana di Torino. Sarebbe stata l'ultima, se il 31 gennaio scorso, Audero avesse accettato la ricca offerta del Nottingham Forest. Invece, Emil ha declinato la proposta giunta dalla Premier League e ha deciso di rimanere a Genova, qualunque sia l'esito finale del campionato, fra i più sofferti della recente storia doriana, reso tale non soltanto dall'attuale posizione in classifica, ma anche e soprattutto dall'interminabile e sempre più insopportabile travaglio societario. Audero ha dimostrato come non sia vero che le bandiere non esistano più. Certo, molte sono state ammainate e al loro posto sventola il vessillo dell'Iban. Ma il capitano della Samp ha deciso di andare controcorrente e proprio nell'anno più tormentato e tormentoso. Si capisce perché sia entrato così tanto nel cuore dei tifosi doriani, meritandosi gli applausi più calorosi. E non soltanto doriani.