UDINE - "Vincere a San Siro? E' una soddisfazione, sicuramente, perché si vanno a incontrare grandi squadre che hanno individualità forti soprattutto nell'uno contro uno". Così il tecnico dell'Udinese, Beppe Iachini, ai microfoni di Radio Onda Libera dopo il successo sul Milan: "L'avevamo preparata bene la partita stando attenti specialmente a chiudere gli spazi per togliere al Milan l'iniziativa, affrontandolo senza mai rinunciare ad attaccare. Il patron Pozzo? E' molto contento, ci ha fatto i complimenti. Fa piacere sapere che apprezza il lavoro che stiamo portando avanti. Vede che c'è un'identità di squadra e sa, come me, che ci sono ampi margini di crescita".
SUL MILAN - Sui recenti avversari, Iachini la vede così: "Si vede che Montella gli sta dando un'impronta. E' arrivato da poco e ci vuole tempo. Alzano gli esterni e si affidano ai tagli con giocatori di qualità. Perica? Si cerca di far rendere al meglio gli attaccanti a disposizione. Vedo che chi subentra lo fa con lo spirito e la mentalità giusti. Perica è un giovane con delle qualità ed è bravo a entrare subito in partita, questo merito gli va riconosciuto".
IL CAMPIONATO - "E' tutto come previsto, le difficoltà iniziali di Inter e Milan vanno messe in preventivo perché hanno cambiato l'allenatore. E' partito meglio chi ha dato continuità al lavoro come Juve, Napoli e Inter. I bianconeri hanno creato tanto in questi anni e hanno inserito dei giocatori davvero molto forti. La Juve rimane la grande favorita. E voglio vedere Higuain cosa fa nella Juve. Se dovesse ripetere la stagione passata sarebbe devastante per tutti". Battuta su Balotelli: "Le potenzialità e le qualità le ha sempre avute. Il talento non è mai stato in discussione. Ora vediamo se riesce a dare continuità per se stesso e per rifarsi un'immagine". Juve-Siviglia? "Ripetersi è sempre complicato. Il Siviglia ha cambiato anche qualche giocatore e la Champions è sempre una dimensione di altissimo livello. Sampaoli ha bisogno di lavorare per poter dare la sua impronta".
TOTTI, CAMPIONE A TUTTO TONDO - "Il Napoli ha perso Higuain ma ha fatto comunque molto sul mercato per compensarne la partenza, mentre la Roma ha un'identità di gioco con Spalletti e può essere protagonista. Totti? E' un campione a tutto tondo, un grande protagonista. Per arrivare a questa età nelle condizioni che vediamo, vuol dire che si allena e sa gestirsi nella vita di ogni giorno e nell'alimentazione. Mi sorprende sentire chi ne parla immaginandolo già dirigente mentre lui vuole continuare a giocare perché gli piace e non facendolo certo per soldi". Sul Napoli, atteso domani alla sfida con la Dinamo Kiev: "Il Napoli ha potenzialità tecniche e caratteristiche per fare bene anche in Europa. E' chiaro che giocare tre partite in una settimana è sempre dispendioso, bisogna vedere come si gestiscono e gli effetti nel medio-lungo periodo".
LA STAMPA ESTERA CELEBRA TOTTI
SPALLETTI: "CI SERVONO ALTRI TOTTI"