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Serie A Verona, Pecchia: «Atalanta? Non è più una sorpresa»

ANSA
Il tecnico: «E' una squadra che viaggia, questa crescita in Europa dà ancora maggiore esperienza e sicurezza»

VERONA - "Tanti infortuni? Scenderemo in campo comunque in 11, voglio vedere un gruppo con ancora più cuore che dovrà andare oltre, anche dal punto di vista dell'energia. Perché affrontiamo una squadra molto strutturata, anche fisicamente". Così il tecnico del Verona, Pecchia, si prepara al prossimo impegno di campionato, contro l'Atalanta: "Non hanno bisogno di presentazioni, non sono più una sorpresa. E' una squadra che viaggia, questa crescita in Europa dà ancora maggiore esperienza e sicurezza, ma io penso ai miei ragazzi".

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VERSO L'ATALANTA - "Se contro il Chievo siamo andati oltre le nostre forze reagendo molto bene dovremo continuare su questa strada anche domani sera, continuando a giocare con personalità. Voglio una prestazione di squadra, di un gruppo che si stringe e si compatta nelle difficoltà, continuando a giocare. Abbiamo comunque diverse soluzioni per la gara di domani, voglio una grande applicazione da parte di tutti, dobbiamo essere pronti ad affrontare questo tipo di gara. Ha delle similitudini contro il Chievo, affrontiamo un'Atalanta molto consolidata, in un campo dove il pubblico spinge sempre la squadra. Recuperiamo ogni energia possibile, per arrivare pronti".

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DOPO IL CHIEVO - "Chievo? Approccio giusto, con capacità di gestire le difficoltà e di rimontare in inferiorità numerica contro una squadra che subisce pochissimo. Quello che invece fa rabbia è non aver fatto punti e aver perso diversi elementi della rosa per piccoli acciacchi fisici. La squadra deve crescere in consapevolezza e autostima, ma sono orgoglioso della prestazione dei miei. Una sconfitta è sempre una sconfitta, però ci lascia nella mente dei segnali positivi".

L'ATTACCO - "Attacco? Dobbiamo insistere continuando a proporre le nostre idee, che possono funzionare anche in Serie A. Dobbiamo essere consapevoli di poter sempre reagire e far male all'avversario, perché senza segnare non si vince. Nelle ultime due trasferte abbiamo fatto quattro gol, la strada è quella giusta".

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