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Verona, Tudor: "Il rigore è un regalo dell'arbitro"

LAPRESSE

Il tecnico: "Non so come spiegarlo altrimenti. Cosa deve fare, tagliarsi un braccio?"

GENOVA - "C'è rabbia ma sono anche sollevato. Per i ragazzi sono contento, si pensava che non prendessimo punti. Il calcio è questo, invece che 3-0 con quel tiro di Lasagna finisce così". Lo ha dichiarato, a Dazn, il tecnico del Verona, Igor Tudor, dopo la gara con il Genoa: "Abbiamo avuto due disattenzioni e un regalo dell'arbitro che hanno riaperto la partita. E' una pazzia fare tre partite in sei giorni, due trasferte in tre. Non è normale, faccio i complimenti ai ragazzi, non era facile per il nostro gioco. C'è da crescere fisicamente, sfrutteremo le prossime settimane per farlo".

Rigore regalato

"Il rigore un regalo? Non so come spiegarlo altrimenti. Cosa deve fare, tagliarsi un braccio? Correva e lo colpisce sulla mano. Già l’anno scorso c’erano queste polemiche, io da ex giocatore impazzisco per queste cose. Se uno corre non vede la palla, non si può correre a braccia unite, era 2-0 con partita finita, ma il calcio è così. Guardiamo avanti, gli arbitri devono parlare di più con gli ex giocatori di queste cose, sono dettagli molto importanti. Il trequartista e le due punte? Abbiamo viaggiato tanto, volevo freschezza e Barak libero tra le due punte. Fisicamente per questo calcio devi stare al massimo o soffri. Se ci metti tre partite in sei giorni arrivi a quella di oggi in difficoltà. Simeone? Strepitoso, professionista esemplare.  Sono contento di avere lui, Kalinic, Lasagna, Caprari, a loro sta mettermi in difficoltà".

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