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Verona, Tudor: "Sul 2-0 potevamo fare ancora qualcosa in più..."

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Il tecnico dopo il successo sulla Juventus: "Vittoria meritata, i ragazzi hanno dato tutto"

VERONA - "Non è la mia Juventus ma il mio Verona": non è una presa di distanze dal suo passato, ma solo il motivo per cui dopo aver battuto i bianconeri, Igor Tudor non si sente in colpa. Anzi: "Sono contento della vittoria - assicura il tecnico gialloblù ai microfoni di Dazn -. A Torino ho trascorso tanti anni e tutti molto belli, ma ora sono a Verona e voglio battagliare e vincere contro chiunque. Credo sia stata una vittoria meritata, i ragazzi hanno dato tutto, anche se sul 2-0 si poteva fare qualcosa in più. All’intervallo ho detto che quando gli avversari hanno problemi bisogna andare a fare altri gol, non si può rinunciare a colpire davanti. Nel secondo tempo loro hanno alzato il ritmo e creato qualche pericolo, ma abbiamo difeso con le unghie il nostro vantaggio. Difensivamente siamo cresciuti rispetto al passato: non è facile giocare contro questi giocatori e tenerli lontani dalla porta".

"La Juve si rialzerà"

Da buon vecchio cuore juventino, comunque, Tudor fa un augurio alla sua ex società di tornare al più presto a lottare al vertice: "La Juve ha qualità - assicura l'ex vice di Pirlo - anche se non è in un buon momento. Hanno uno dei migliori allenatori in circolazione e usciranno da questo periodo difficile". Intanto, però, lui si gode il momento d'oro del suo Verona e dei suoi attaccanti: "Simeone? In pochi hanno la sua mentalità - assicura Tudor - è la testa che fa la differenza. Ha qualità e si trova bene in questo tipo di calcio. Stesso discorso per Caprari: ci siamo parlati tanto, è un ragazzo intelligente ed umile con grande voglia. Il nostro modo di giocare si adatta bene a lui: ha grande voglia di lavorare. Non deve accontentarsi: questa è la strada giusta per crescere ancora. La qualità in fase d’attacco non ci manca, è bello allenare giocatori forti che risolvono problemi. Possiamo ancora migliorare, soprattutto nella solidità difensiva. Dobbiamo riuscire a subire meno tiri, andando tutti dietro la palla".

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