SALERNO - Venticinquemila spettatori per un derby dal fascino antico. Salernitana - Avellino, una classica regionale, richiamerà all'Arechi la folla delle grandi occasioni. Uno spot importante per il campionato di serie B che dopo i veleni, le partite truccate, le retrocessioni di Catania e Teramo proprio con questa gara inizia a ricostruirsi quella credibilità in cui crede il presidente Abodi. D'altro canto è un caso ma iniziare con il botto con un derby da far tremare i polsi e soprattutto vedere in campo altri due scontri senza dubbio di primissima fascia, in questa prima giornata, come Bari- Spezia e Livorno - Pescara, per giunta di domenica e, quindi, con tanti occhi addosso visto che la serie A è ferma, non è roba di poco conto. E' chiaro che la serie B (ma questo torneo potrebbe essere etichettato anche come una serie A2) è un campionato lungo ed estenuante, irto di difficoltà per tutti. Lo sanno bene anche i granata di Torrente ed i verdi di Tesser che si affrontano in un Arechi che darà un colpo d'occhio eccezionale. Curva sud granata mobilitata con una coreografia mozzafiato. Curva nord riservata agli 'odiati' tifosi irpini che in duemila arriveranno a Salerno. Stadio praticamente blindato fin da sabato. Sono stati installati i containers per dividere le due tifoserie. Forze dell'ordine allertate per prevenire incidenti con il sindaco di Salerno, Ezio Napoli, che ha invitato i tifosi a recarsi in tempo allo stadio per non intasare le strade. Insomma la serie B, anzi il ritorno in cadetteria, sarà salutato da tantissimi tifosi. Se il patron Lotito si sta lamentando per il numero esiguo di abbonamenti venduti (solo 5000) è giusto tener conto che i salernitani hanno dimostrato di essere vicini alla squadra del cuore con la corsa al ticket.
Torrente e Tesser i due tecnici si rispettano molto. Per l'allenatore granata quella contro l'Avellino è una vera prova del nove. Gli risponde Tesser. «Salernitana bella squadra con grandi potenzialità». Insomma dichiarazioni mielose in attesa che il campo dia il suo verdetto. Tre punte per i padroni di casa, due per gli avellinesi con Tavano e Trotta in pole position. La differenza la potrebbero fare i centrocampisti, molto bravi da ambo le parti. Ma il dodicesimo uomo in campo, il pubblico di Salerno, è intenzionato a tifare dall'inizio alla fine per la squadra del cuore. Per raggiungere quella vittoria che manca da sette anni, da quando cioè Ganci trafisse il portiere irpino con un azzeccato colpo di testa. Fu anche l'ultimo anno in B di quella Salernitana poi fallita che è riemersa dalle ceneri cinque anni fa grazie a Lotito e Mezzaroma.