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Il preparatore Carta: «Vi racconto come ho cresciuto Rosati e Guerrieri»

LaPresse

Domani Perugia-Trapani, i due portieri uno contro l'altro. Il filo conduttore è l'ex preparatore dei portieri di Lodigiani e Lazio: «Antonio l'ho allenato anche con le palle di neve, Guido ha una coccinella come portafortuna»

ROMA - Rosati e Guerrieri, Guerrieri e Rosati. Domenica uno contro l’altro in Perugia-Trapani. Nessuno li conosce meglio di Alessandro Carta, ex portiere del Cagliari dal 1979 al 1985 ed oggi preparatore dei portieri: «Era il 1999 quando ho iniziato a seguire Rosati alla Lodigiani, in C1 - racconta Carta - l’ho allenato sulla velocità, utilizzando lo stesso metodo di Alberto Tomba tra i paletti». Pensare che da piccolo faceva arti marziali: «E’ cintura nera di karate». E Guerrieri? «Già a 13 anni rendeva facili le cose difficili. L’ho seguito fino al 2012, anno in cui ho lasciato la Lazio». Ex preparatore biancoceleste Carta, emozionato quando parla dell’esorido di Rosati: «Debuttò in A nel Lecce di Zeman. Sicignano era infortunato, il secondo era Anania ma Zeman schierò Antonio». Promosso a pieni voti: «E’ stato il migliore in campo di fronte al suo idolo Marchegiani». Giornata indimenticabile: «Gli organizzammo una festa a sorpresa». Cuore che batte, come nel 2015: «Guido nominato miglior giocatore del campionato Primavera». Ma non solo: «A 16 anni la convocazione in Europa League con la Lazio». Storie e intrecci del passato: «Il preparatore dei portieri del Trapani è Paleari, colui che a Lecce fece esordire Rosati in serie A». Opportunità svanite: «Antonio aveva un piccolo calo dopo grandi prestazioni, questo gli ha fatto perdere il posto a Napoli dove sarebbe stato l’erede di De Sanctis». Ma senza rimpianti. Oggi si vola, in tutti i sensi: «L’anno scorso la sua parata migliore, partendo in contro tempo levò la palla dall’incrocio». Contro? «Il mio Cagliari, purtroppo». Spericolato Guerrieri: «Una volta si spinse fino al dischetto del rigore per anticipare un avversario, riesce sempre a leggere prima le azioni». Vi ricorda qualcuno? «E’ simile a Neuer».

ANEDDOTI - «Avellino-Lodigiani in C1. C’era tanta neve, partita rimandata. Allora allenai Rosati nelle uscite alte, tirandogli le palle di neve». Ma c’è l’aneddoto anche su Guerrieri: «Ha un portafortuna, gli si posa sempre una coccinella gialla sul guanto. La prima volta successe in allenamento ai tempi della Lazio». Guerrieri ma non solo, tanti i giovani portieri che sta sfornando questa serie B: «Cragno mi piace molto, sta facendo benissimo con il Benevento. Tra i giovanissimi occhio a Bortolameotti (Latina), Tripicchio (Pro Vercelli) e Rausa (Carpi), tutti portieri con un futuro». Meret? «Preferisco Scuffet». Aneddoto azzurro: «Nelle nazionali giovanili era sempre in camera con Guerrieri: sono due taciturni, chissà cosa si dicevano». Poche parole, tanti fatti: «Sbaglia chi dice che un giovane portiere non è affidabile. Donnarumma ha dimostrato che lo si può essere anche a 16 anni se si ha la fiducia della piazza e del club». Per informazioni chiedere a Mihajlovic. Gigio in Nazionale, Rosati e Guerrieri in campo per i tre punti: «Andrò a Perugia a vederli, sarà una partita tesa e combattuta». Pronostico? Col cuore: «Spero in uno 0-0», poi ci ripensa: «però dico 2-2, ma... con grandi parate da una parte e dall’altra».

@francGuerrieri

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