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Serie B Ascoli, le scuse della squadra ai tifosi

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I bianconeri, rientrati dal ritiro di Roma, hanno incontrato la stampa. Il capitano Padella: «E' la prima occasione che abbiamo per metterci la faccia»

ASCOLI PICENO - Capitan Padella, Troiano, Ninkovic, Brosco e Valentini, in rappresentanza di tutta la squadra dell'Ascoli, hanno incontrato la stampa di ritorno dal ritiro di Roma ordinato dopo l'umiliante 7-0 subito a Lecce, per prendersi le proprie responsabilità dopo la pesante sconfitta al Via del Mare.

PADELLA -"E' la prima occasione che abbiamo di metterci la faccia come gruppo" - ha esordito il capitano, che, riferendosi al ko di sabato ha parlato di "disfatta mai vista, di vergogna nazionale che non meritavano nè la Città nè l'Ascoli". "Chiediamo scusa a tutti, dai più piccoli ai più grandi e soprattutto ai tifosi che sono venuti per due volte a Lecce - prosegue Padella - sabato il Benevento dovrà aspettarsi non undici avversari ma una rosa intera che avrà una reazione d'orgoglio e la voglia di riconquistare quella dignità che a Lecce è stata persa". Gli fa eco Valentini: "Oltre a chiedere scusa voglio dire che questa squadra non è morta e reagirà, quello che non ti uccide ti fortifica, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo e l'unione coi tifosi sappiamo che è la cosa più importante".

ANIMI CALDI - La conferenza si accende quando si parla dell'allenatore Vivarini. Il primo ad intervenire è Brosco, che conosce il tecnico da più tempo e garantisce per la squadra: "Tutta la squadra è con il Mister, sabato è stata una partentesi bruttissima, ma siamo con l'allenatore in tutto e per tutto". Troiano rinforza il concetto: "Come si può solo pensare che si perda 7-0 e la dignità a Lecce per fare fuori l'allenatore? Davvero è possibile perdere la dignità per questo? Ci sono due strade da poter percorrere: fare la cosa più semplice ovvero accodarsi a chi ci sta massacrando, anche giustamente, o porsi dalla parte di chi ci vuol dare una mano. Noi abbiamo bisogno di gente che ci dà una mano e lo dico per il bene dell'Ascoli. Penso che l'allenatore una mano l'abbia data a tutti in questa squadra e lo ha fatto dando la possibilità a tutti di giocare; in questo momento ha bisogno del nostro aiuto e sabato giocheremo anche per lui ".

NINKOVIC - "Sono qui anche io per metterci la faccia, ho giocato quasi tutte le partite e la squadra e i tifosi hanno fiducia in me. La colpa di quello che è successo a Lecce è solo la nostra, non del Mister, dello staff tecnico o dei direttori. Abbiamo sbagliato tutto, io ho sbagliato tutto e mi prendo le colpe davanti ai miei compagni, è stata la vergogna più grande della mia vita. Sappiamo che chiedere scusa non basta e sabato dobbiamo fare punti".

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