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Bari, Cheddira in Qatar: “Non mi sembra vero”

Il Marocco lo ha convocato per i Mondiali. "È il sogno di un bambino che si realizza. Ringrazio il mio club. Non mi monterò la testa. Guardo dietro per ricordare da dove arrivo"  

BARI - Andrà al Mondiale e non sta più nella pelle. Il sogno di Walid Cheddira è diventato realtà. «Un’emozione unica. Il sogno di ogni bambino quando inizia a giocare a calcio è arrivare a questa competizione. È un’emozione strepitosa e un grandissimo onore difendere la maglia del Marocco». Cheddira è tra i 26 giocatori convocati dal ct del Marocco Hoalid Regragui per il Mondiale in Qatar e si unirà al gruppo dei ‘Leoni dell’Atlante’ dopo la sfida contro il Sudtirol. La formazione nordafricana, inserita nel Girone F insieme a Belgio, Canada e Croazia, farà il suo esordio nella competizione il prossimo 23 novembre affrontando proprio i vice campioni del Mondo.  

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I complimenti

Tra i primi a fargli i complimenti il presidente Luigi De Laurentiis. “Congrats!”, il commento su Instagram, con la foto del calciatore sorridente, ed un inequivocabile “Walo al Mondiale!!!” in coda.

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Star del campionato

Cheddira, quando l’anno scorso sbarca a Bari è quasi un signor nessuno destinato a giocarsi il posto con Simeri e Paponi. Ora, è a diritto una star del campionato cadetto con 9 gol che lo vedono al comando della classifica dei cannonieri ma anche il miglior marcatore italiano in partite ufficiali con altre 5 reti in Coppa Italia. La sua convocazione esalta tutta la città dove è esploso calcisticamente. «Bari è stata sicuramente fondamentale Partire così in una piazza come Bari ha influito tanto. E’ stato importante farlo a Bari». Cheddira parla con consapevolezza di chi sa il fatto suo. «Non è frutto del caso. Ci sono anni di sacrificio e di lavoro. So cosa ho dovuto fare per arrivare fin qui. Sto vivendo un sogno e sono consapevole di viverlo. Non pensavo raggiungere questo livello. Non so dove posso arrivare, ma continuero a lavorare giorno per giorno. Questo è solo un punto di partenza».

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Umiltà e voglia di lavorare

Ma rimane con i piedi ben saldi per terra. «Mi guardo sempre dietro e ricordo da dove vengo. A volte si rischia di fare il fenomeno, ma so i sacrifici che ho fatto per arrivare fin qui. Sono sempre lo stesso mantenendo la mia umiltà e voglia di lavorare». Grande merito va a Mignani che lo ha seguito passo dopo passo plasmandolo a dovere. «Il mio allenatore ha avuto la sua parte, mi ha sempre dato fiducia. E io ho sempre cercato di ripagarla». Prima di Cheddira era toccato a Rachid Neqrouz, difensore biancorosso per sei stagioni, la metà con la fascia di capitano, partecipare col Marocco ai mondiali di USA 1994 e Francia 1998. «Sapevo che aveva fatto molto bene a Bari e che era marocchino come me. Mi ha mandato dei messaggi, bravo e disponibile. Mi ha fatto piacere sentirlo».  

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