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Brescia, ecco Delneri: "Con l'addio di Tonali dobbiamo rinforzare la mediana"

Il nuovo tecnico lombardo: "Insostituibili? Non contano solo Donnarumma e Torregrossa, contano tutti. Mi piaceva la proposta iniziale di Cellino, ma il mio mestiere è l'allenatore. Diego Lopez? Ha fatto un ottimo lavoro"

BRESCIA - Dopo esser retrocesso in Serie B dopo un solo anno dalla promozione in A, il Brescia intende ripartire il prima possibile, e ha scelto come guida tecnica Luigi Delneri. Ecco la conferenza stampa del nuovo allenatore biancazzurro: "Vogliamo un calcio propositivo, bisogna difendere attaccando. Penso di poter creare una rosa organizzata, che sappia soffrire. Conta anche la qualità dei ragazzi: il tecnico cerca di dare le giuste indicazioni, ma loro devono riuscire ad esprimersi nel migliore dei modi. 4-4-2? Non basta il modulo. Cercheremo di trovare il feeling, dobbiamo essere noi a portare i tifosi dentro lo stadio. L'obiettivo è lottare, noi stiamo cercando di costruire una mentalità vincente. Il primo obiettivo è giocare bene. Numericamente dobbiamo rimpolpare il centrocampo visto che abbiamo perso Tonali. Abbiamo parlato di rinforzi di qualità". Sull'aspetto mentale, fondamentale per rialzare la testa: "La mentalità dei giocatori passa per il lavoro settimanale. Anche io vorrei dire: vado ad allenare il Leicester, ma dobbiamo ripartire. La società vuole trattenere i giocatori perché ha voglia di tornare in serie A subito. Serve un gruppo di ragazzi seri che ambiscano a qualcosa, chi è in sintonia difficilmente lascerà Brescia. Mercato? Da qua al 5 ottobre può succedere di tutto".

"Se ci sono insostituibili? Bisogna vedere anche chi lo è fuori dal campo. Una squadra non ha insostituibili, ma quando si riesce a creare un gruppo di 22 giocatori con diverse caratteristiche è più semplice. Servono giocatori in grado di dare garanzie, ma non contano solo Donnarumma e Torregrossa, contano tutti. Quando si vince il campionato, uno risponde sempre: ha vinto il gruppo. Noi vogliamo fare questo, ottenere il risultato con l'intero organico. Moduli? Concettualmente non mi piace la difesa a tre, il resto può variare in base alle esigenze. Partiamo dal presupposto che la mia tendenza è quella di cambiare poco la difesa". Massimo Cellino, patron delle Rondinelle, ha chiamato due volte Delneri per assicurarsi i suoi servigi, proponendogli all'inizio il ruolo di direttore tecnico: "Mi piaceva la proposta iniziale della società, poi il mio mestiere è l'allenatore. Ringrazio il presidente, ho preso due collaboratori giovani. Loro sanno chi sono io, io so chi sono loro. Siamo sicuri di aver fatto una scelta giusta: c'è uno staff di tutto rispetto e tutte le chance per andare avanti. L'importante è lottare".

Un commento anche sul suo predecessore Diego Lopez: "Penso che Diego abbia fatto un buon lavoro, non era semplice cercando di proporre la sua organizzazione. Diego ha tentato di dare qualcosa. In questo mondo i risultati contano tanto, a tutti tocca prima o poi una situazione spiacevole. Mi dispiace quando un allenatore viene esonerato". Delneri parlando delle analogie di questa nuova avventura col passato: "Il primo anno a Chievo è stato molto proficuo, c'è stato tanto dialogo. Un allenatore che ha una sola via deve essere credibile, per quello cambiamo in base alle esperienza. Il tempo non è tanto, ma l'applicazione che mostrano i giocatori è di buon auspicio. Piano piano ci arriveremo, l'importante è essere consapevoli delle difficoltà. Il 26 settembre è vicino, ma speriamo di arrivare rodati".

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