PESCARA - Probabilmente mancava l’incastro giusto. Per questo Gaetano Monachello, 25enne (il prossimo 3 marzo) giramondo, ha vissuto un girone d’andata carico di inquietudini. Cresciuto nel vivaio dell’Inter, per poi mettersi a fare la trottola tra Monaco, Bruges, Lanciano, Atalanta, Bari, Ternana. Palermo e Ascoli, il nostro quest’anno pensava di aver finalmente trovato pace a Pescara. Tuttavia fino a qualche settimana fa i suoi propositi sembravano destinati a naufragare, visto che non era ancora riuscito a trovare una sistemazione fissa nello scacchiere biancazzurro. Anzi, per tutto il mercato di riparazione era stato dato per partente. Invece, contro il Brescia cambia tutto: non solo perché Gaetano segna il gol della bandiera, ma anche perché, paradossalmente, quella sconfitta così roboante (1-5) costringe il tecnico Pillon a cambiare modulo, passando dal 4-3-3 al 4-3-1-2. E Monachello si ritrova improvvisamente al centro del progetto offensivo, essendo la seconda punta ideale per affiancare Mancuso.

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