PISA - Era una trasferta difficile, resa ancor più complicata dalle pesanti assenze. Tra Covid-19, infortuni e squalifiche a Luca D’Angelo mancavano ben sette potenziali titolari (Vido, Masucci, Sibilli, Varnier, Mazzitelli, Birindelli e Soddimo), eppure alla fine i nerazzurri sono usciti dal “Del Duca” con l’intera posta in palio e una classifica accattivante: incrementato il vantaggio sulla zona a rischio, ridotto il terreno da recuperare in una possibile ottica da playoff. Le prossime partite (Reggina, Cittadella, Spal e Pordenone) diranno se è praticabile la corsa per un posto nella griglia degli spareggi promozione. Intanto, il primo obiettivo stagionale, cioè la permanenza in categoria, è più vicino anche se ancora da conquistare. La trasferta di Ascoli ha evidenziato la consistenza di una rosa molto equilibrata e il lavoro di Luca D’Angelo, abile a tenere tutti sulla corda e sfruttare al meglio le caratteristiche dei singoli. Il mercato di gennaio, poi, ha inserito nell’organico quattro elementi di spessore (Gori, Beghetto, Mastinu e Marsura) che si sono inseriti senza problemi in un telaio ormai collaudato. Quella di Ascoli è stata la partita ideale per valutare il livello di crescita del complesso.

Tutti gli approfondimenti sull'edizione odierna del Corriere dello Sport - Stadio