Quando l’Avellino fu affidato a Raffaele Biancolino, il Benevento era avanti di 9 punti e rappresentava un esempio da imitare: l’allora capolista aveva conquistato 4 vittorie in 5 gare durante le quali gli irpini, invece, erano riusciti a ottenere appena tre pareggi. Adesso c’è l’Avellino in vetta alla classifica e il Benevento è dietro di 17 punti, vale a dire che in 24 partite gli irpini hanno conquistato 26 punti più dei rivali che hanno battuto domenica sera al “Partenio-Lombardi”. Nessuno avrebbe immaginato una metamorfosi del genere per un Avellino dalla classifica zavorrata per il pessimo avvio sotto la gestione Pazienza, tranne l’eterno ottimista Biancolino che, con disinvoltura, s’è fatto la domanda e fornito pure la risposta: «Mi chiedete se mi aspettavo di arrivare in testa alla classifica quando presi in consegna un Avellino al terz’ultimo posto? Se dico sì, posso apparire presuntuoso ma ho sempre pensato di farcela, perché questo mi è stato chiesto ed ero consapevole di arrivare quassù, disponendo di una rosa di giocatori competitiva, poi rimodellata attraverso necessari accorgimenti. Abbiamo sempre creduto di potere arrivare in vetta perché l'Avellino è capace di giocarsela contro tutti gli avversari, consapevole delle proprie potenzialità. Non è stato facile arrivare così in alto, non posso dimenticare le difficoltà affrontare, lo scetticismo cancellato solo attraverso risultati importanti».
Rincorsa finita, cosa dice il calendario
Senza un avversario da rincorrere, per approdare direttamente in serie B, ora l’Avellino è padrone del proprio destino: «Dobbiamo temere solo noi stessi, continuare nel nostro cammino, restare con i piedi per terra e con la testa rivolta alle ultime quattro battaglie da affrontare, la prossima è a Catania». Dopo l’insidiosa trasferta, resteranno da affrontare tre gare: in casa contro il Monopoli, sul campo di Potenza dove il Sorrento gioca le sue partite casalinghe, quindi la chiusura al Partenio contro il Team Altamura, sabato 26 aprile alle ore 16,30 per quello che potrebbe rappresentare l’atto finale per il sospirato ritorno in serie B. Pure godendo di un vantaggio di due punti sul Cerignola, oltre a quello nel doppio confronto diretto nei confronti dei pugliesi, non esistono tabelle. Conta solo la vittoria per l'insaziabile Avellino che ha vinto più di tutti, ben 18 successi in 30 gare, con l'obiettivo di aggiungerne altri quattro.