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Fransson, ecco il regista del Norrköping campione

Ha ventuno anni, è svedese ed è stato uno dei protagonisti del trionfo in campionato del Norrköping, che non vinceva il titolo dal 1989. Ha segnato cinque gol ed è uno dei gioielli della squadra insieme con il centravanti Kujovic, origini montenegrine, e la mezzala islandese Traustason.

ROMA - Quanto tempo è trascorso? Ventisei anni, dal 1989 al 2015, tra dolorose retrocessioni e cambi di proprietà, allenatori assunti e licenziati, giocatori in entrata e in uscita. Il Norrköping, dove Nils Liedholm e Gunnar Nordahl avevano cominciato carriere da leggenda, si è laureato campione di Svezia per la tredicesima volta. L’investitura più attesa e prestigiosa, è arrivata all’ultima giornata, dopo la vittoria per 2-0 sul campo del Malmö con le magie di Emir Kujovic, capocannoniere con ventuno gol, classe 1988, montenegrino emigrato da bambino con i genitori e cresciuto in Svezia, e della mezzala islandese Arnor Traustason, ventidue anni, sette gol, muscoli e dinamismo.

LE STATISTICHE - Sessantasei punti in trenta giornate, venti vittorie, sei pareggi, quattro sconfitte (l’ultima contro l’Elfsborg), sessanta reti realizzate (due ogni novanta minuti) e trentatré subite. Ha dominato il campionato, che si chiama “Allsvenskan”, conquistando il titolo in casa del Malmö, campione uscente. Una stagione favolosa, nata a sorpresa, perché il gruppo era rimasto quasi lo stesso rispetto alla stagione precedente, quando il Norrköping si era piazzato al dodicesimo posto e aveva faticato per evitare la caduta in serie B.

L’ALLENATORE - Un capolavoro firmato in panchina da Jan Andersson, che allena il club biancoblù dal 2011. E’ il primo “scudetto” nella carriera di Andersson, cinquantatré anni, a bordo campo sempre con gli occhiali da vista e la tuta, che in passato aveva lavorato nell’Halmstad e nell’Örgryte.Il Norrköping ha preso coscienza della sua forza, dei suoi mezzi, salendo un gradino alla volta. Ha trovato equilibrio e compattezza in un 4-4-2 classico. Pressing, organizzazione tattica, un centravanti da ventuno gol come Kujovic, ma anche giovani di valore come l’altro attaccante Christoffer Nyman (1992), dieci reti e quattro assist, e la mezzala Arnor Traustason (1993), finito già nel mirino di alcune società inglesi (dall’Aston Villa al Bournemouth).

I MECCANISMI - Perfetta la regia di Alexander Fransson, classe 1994, velocità di pensiero e intelligenza tattica, in grado di impostare l’azione e di accendere il motore del Norrköping con una puntualità impressionante. Generosità e visione di gioco, un rendimento sempre superiore alla sufficienza, ventinove presenze e cinque gol, un contratto (in scadenza il 31 dicembre del 2016) che può aprire la strada all’inserimento di qualche club straniero.

LA FOTO SU TWITTER - La regolarità di Fransson ha rappresentato uno dei principali segreti della squadra allenata da Jan Andersson. E’ nato il 2 aprile del 1994 proprio a Norrköping, è alto un metro e 80, pesa 74 chili, gioca con la maglia numero sette e ha saltato solo una partita (alla quarta giornata contro l’Helsingborgs). Ha iniziato a giocare da bambino nel Lindö FF e nel 2008, a quattordici anni, è entrato nel vivaio del Norrköping. Sabato sera, dopo la vittoria con il Malmö, il centrocampista ha twittato la foto con la coppa (intitolata a Lennart Johansson) del campionato. Ha segnato contro l’Aik Solna, il Malmö (all’andata), Il Göteborg, il Kalmar e il Sundsvall. E’ titolare della nuova nazionale svedese Under 21, che applica il 4-4-2 e viene diretta ancora dal ct Häkan Ericson, campione d’Europa nella scorsa estate.

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