Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Kums, ecco il leader del Gent: applausi e ottavi di Champions

E’ un centrocampista e ha centrato con il club belga la storica qualificazione, grazie alla vittoria contro lo Zenit. Dieci gol e otto assist tra campionato e coppe. Ventisette anni, è stato allenato in passato da Marco Van Basten nell’Heerenveen, in Olanda. Ha un contratto fino al 2018.

ROMA - Il sogno continua: il Gent si è qualificato per gli ottavi di Champions League. E’ la seconda volta che un club belga supera la fase a gironi: l’unico precedente risaliva al 2000, quando a saltare l’ostacolo era stato l’Anderlecht, capace di chiudere il gruppo G in testa davanti al Manchester United di Alex Ferguson. Soldi e prestigio per il Gent: dallo storico trionfo in campionato, il primo dopo 115 anni, agli applausi in Europa, nel torneo più affascinante. Una partenza sofferta, con un punto in tre partite, tra sofferenze e incertezze, poi lo scatto decisivo grazie alle tre vittorie consecutive contro il Valencia, l’Olympique Lione e lo Zenit San Pietroburgo. Il Gent è la nuova favola di un Belgio sorprendente, in grado di scoprire talenti e di recuperare grande credibilità all’estero, come testimonia il primo posto nel ranking della Fifa, riconoscimento che premia la crescita della nazionale guidata dal ct Marc Wilmots, rivale dell’Italia, della Svezia e dell’Irlanda nel prossimo Europeo in Francia.

IL SORTEGGIO - Il Gent si è infilato a sorpresa tra i giganti della Champions. E lunedì, a Nyon, potrebbe incrociare una big come il Barcellona, il Bayern Monaco e il Real Madrid. «Proveremo a stupire ancora», ecco la promessa dell’allenatore Hein Vanhaezebrouck, cinquantuno anni, belga di Kortrijk, che si è tolto la soddisfazione di battere anche lo Zenit di André Villas-Boas. Difesa a tre, cinque centrocampisti e due attaccanti: così è riuscito a imbrigliare la squadra russa, che può contare sui soldi di Gazprom, il colosso del gas e del petrolio.

IL CAMPIONATO - Emozionante il viaggio in Champions, ma non è l’unico pensiero che catalizza gli sforzi del Gent, pronto a inseguire anche il secondo titolo. Dopo diciotto giornate, infatti, il club azzurro (che è stato fondato nel 1864 e ha come simbolo un indiano pellerossa) guida la classifica della Jupiler League in compagnia del Bruges: dieci vittorie, sette pareggi, una sconfitta, trentacinque gol realizzati e diciassette subiti. Dal 26 luglio, data in cui è cominciato il campionato, ha perso solo l’8 novembre in casa contro lo Charleroi (1-3). Sels tra i pali, in difesa una linea a tre formata dal brasiliano Rafinha, dal serbo Mitrovic (in prestito con diritto di riscatto dal Friburgo) e dal danese Lasse Nielsen. A centrocampo gli esterni sono Thomas Foket, ventuno anni, laterale destro, nazionale belga Under 21, e il ghanese Nana Asare, mancino. Il fantasista è il brasiliano Renato Neto (1991), maglia numero dieci, ex Sporting Lisbona. Ai suoi lati, nel 3-5-2, giocano il capitano Kums e l’altra mezzala Milicevic, passaporto svizzero e origini bosniache. Le punte sono il ghanese Simon, classe 1995, e Depoitre, a segno contro lo Zenit insieme con Milicevic.

LA DIFFERENZA - Il leader della squadra è Sven Kums, che ha cominciato la carriera nel settore giovanile dell’Anderlecht. E’ un centrocampista completo, entrato anche nei progetti di Wilmots: il ct lo ha visionato in diverse occasioni e potrebbe convocarlo presto. Non è più giovanissimo, ha ventisette anni, ma è il primo valore aggiunto del Gent. Diciotto presenze, sei assist e nove gol (una tripletta al Bruges e una doppietta al Westerlo) in campionato. Sei partite, una rete (al Valencia) e due assist in Champions League. Dirige la manovra con personalità, prova spesso il tiro da fuori area. Saggezza tattica e resistenza: in estate potrebbe lasciare il Gent. Ha un contratto fino al 30 giugno del 2018, il suo cartellino ha un valore che oscilla intorno ai sei milioni di euro. Kums è nato ad Asse il 26 febbraio del 1988, è alto un metro e 76, è un destro naturale. Ha iniziato la carriera nell’Anderlecht, poi ha giocato nel Lierse e nel Kortrijk. Ha fatto un’esperienza (tra il 2011 e il 2013) in Olanda nell’Heerenveen, dove ha avuto come allenatore Marco Van Basten. Positivo il bilancio sotto la guida dell’ex campione del Milan: quarantatré presenze, due gol e quattro assist. Nel 2013 è tornato in Belgio per legarsi allo Zulte Waregem e nell’estate del 2014 è stato acquistato dal Gent in cambio di un milione e mezzo di euro.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi