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Jørgensen, che tandem con Kuyt: il danese conquista il Feyenoord

E' un attaccante, ha 25 anni, è arrivato in estate dal Copenaghen e il club di Rotterdam ha speso tre milioni e mezzo per il suo cartellino. Due gol e un assist in due partite di campionato: il Feyenoord è primo in classifica con i campioni in carica del Psv. Ed è l'unica squadra a non aver subito reti in Eredivisie, merito anche di Brad Jones, 34 anni, australiano, che era svincolato...

ROMA - Si era ritrovato senza contratto, adesso è l’unico portiere del campionato olandese ancora imbattuto: si chiama Brad Jones, ha 34 anni, è australiano, all’inizio di luglio era svincolato, il Nec Nijmegen lo aveva lasciato partire e il Feyenoord lo aveva chiamato con l’idea di fargli ricoprire il ruolo di riserva, alle spalle di Michiel Kramer. Ma dopo la preparazione estiva e la Supercoppa persa con il Psv Eindhoven il 31 luglio (0-1, gol di Davy Pröpper), il tecnico Giovanni Van Bronckhorst ha deciso di rovesciare le gerarchie. E ora Brad Jones, maglia nunero 32, quattro presenze nella nazionale australiana, classe 1982, con uno degli stipendi più bassi del club e un accordo fino al 30 giugno, si è scoperto tra gli intoccabili del Feyenoord, che non vince il titolo dal 1999, quando l’allenatore era Leo Beenhakker e in attacco giocavano l’argentino Julio Cruz (15 gol) e il danese Jon Dahl Tomasson (13 gol).

L’ESPERIENZA - In una squadra molto giovane, con un’età media di 24 anni, Van Bronkhorst ha deciso di affidarsi all’esperienza di Jones e soprattutto al carisma di Dirk Kuyt, classe 1980, fascia di capitano, diciannove reti e quattro assist nello scorso campionato, un traino speciale anche in Coppa d’Olanda, conquistata proprio dal Feyenoord con l’aiuto dell’ex ala del Liverpool, a segno quattro volte (compreso nella finale vinta per 2-1 con l’Utrecht). Aveva firmato, nel 2015, solo per una stagione, dopo l’avventura in Turchia nel Fenerbahçe: Kuyt era tornato con il desiderio di chiudere la carriera nel Feyenoord per una scelta di cuore. Invece ha prolungato per altri dodici mesi: una decisione festeggiata dai tifosi allo stadio De Kuip.

IL CAMPIONATO - Superata la delusione per la sconfitta in Supercoppa, il Feyenoord ha cominciato il campionato travolgendo in trasferta il Groningen per 5-0 e battendo per 2-0 il Twente in casa. Ha trovato spazio in vetrina anche Eljero Elia, ala sinistra, classe 1987, scivolato via tra dubbi e perplessità durante l’opaca esperienza nella Juve: è lui il capocanoniere della squadra e dell’Eredivisie, grazie alla tripletta contro il Groningen. Ma la sorprendente partenza del Feyenoord (sette gol realizzati e zero subiti, sei punti, primo posto con i campioni in carica del Psv Eindhoven, l’Ado Den Haag e l’Excelsior) è legata anche al rapido inserimento del danese Nicolai Jørgensen, costato ai dirigenti tre milioni e mezzo di euro: è un attaccante, ha venticinque anni, è arrivato dal Copenaghen, ha fatto esperienze in passato anche nel Kaiserslautern e nel Bayer Leverkusen. 

LA RIVELAZIONE - Nella scorso campionato, con la maglia del Copenaghen, aveva segnato quindici gol. E nel Feyenoord, finora, si è ambientato subito: un gol e un assist al debutto in Eredivisie contro il Groningen, un altro gol sul campo del Twente. E’ alto un metro e 90, è nato a Fredericia il 15 gennaio del 1991, è un destro naturale. Ha firmato un contratto fino al 2021 e ha giocato diciotto partite nella nazionale del ct Morten Olsen (tre reti, una doppietta all’Islanda), perdendo la qualificazione all’Europeo nel play-off con la Svezia. Colpisce bene di testa, è bravo nelle sponde, partecipa anche alla manovra, protegge il pallone con grande padronanza: negli spazi stretti è agile e rapido. Nicolai Jørgensen è il tredicesimo danese nella storia del Feyenoord dopo Lars Elstrup, John Eriksen, Johnny Jacobsen, Jørgen Kristensen, Tommy Kristiansen, Søren Larsen, Michael Lumb, Patrick Mtiliga, Ivan Nielsen, Jan Sørensen, John Steen Olsen e John Dahl Tomasson.

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