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Oberlin: l’attaccante che fa sognare il piccolo Altach, primo in Austria

Ha diciannove anni e ha segnato nove gol in diciassette partite nel club giallonero, che fino al 2014 giocava in B: è nato in Camerun, ma è cresciuto in Svizzera e ha scelto la maglia della nazionale rossocrociata. Ha un contratto fino al 2018 e il suo cartellino appartiene al Salisburgo.

ROMA - E’ cresciuto con il poster in camera dell’uruguaiano Luis Suarez. E’ nato in Camerun, in un ospedale di Yaoundé, e il suo idolo è sempre stato l’attaccante del Barcellona, ma ha trascorso l’infanzia a Lucens, piccolo comune di quasi tremila abitanti in Svizzera. Si chiama Dimitri Oberlin ed è il giovane centravanti dell’Altach, a sorpresa in testa alla classifica del campionato austriaco con trentasei punti: ha diciannove anni, ha segnato nove gol in diciassette partite e sta facendo sognare il primo titolo della storia al club giallonero, promosso dalla B nel 2014. 

LA STORIA - E’ emigrato in Svizzera da bambino con la mamma e il fratello minore Michel: abitavano nella casa di uno zio, come ha raccontato nelle sue interviste. Ha cominciato a giocare nell’Etoile-Broye, club dilettantistico di Lucens. Più avanti è entrato nel vivaio del Losanna e nel 2011 è stato portato allo Zurigo da un talent-scout, Albert Hollow: preziosi i consigli del direttore tecnico Marco Bernet. A diciassette anni è partito ancora, stavolta per l’Austria, ingaggiato dal Salisburgo. Si è sacrificato a lungo e ora sta iniziando a raccogliere le prime gratificazioni. Alla metà di luglio è arrivato all’Altach in prestito dal Salisburgo, che ha vinto sei delle ultime otto edizioni della Bundesliga austriaca. E domani pomeriggio (ore 18.30) si presenterà nel suo vecchio stadio, in una partita che rappresenterà un esame di maturità per l’Altach, in vantaggio di tre punti sullo Sturm Graz e di cinque sul Salisburgo, finanziato dalla Red Bull. Un derby particolare per Oberlin, che ha il passaporto svizzero ed è considerato il gioiello della nazionale rossocrociata Under 21: tre presenze e due gol (alla Russia) con il ct Heinz Moser. Ha giocato in tutte le selezioni giovanili, partendo dall’Under 15, guidata nel 2012 da Yves Debonnaire.

NOVE GOL E QUATTRO ASSIST - Si affida ai procuratori della Ellipse Agency. E’ un destro naturale, è alto un metro e 82: scatto e potenza, ma anche buona tecnica. Nove gol, quattro assist, due doppiette all’Admira Wacker e al Pölten. E’ diventato la stella dell’Altach, che si è ritrovato lo scorso 10 novembre senza allenatore: Damir Canadi, infatti, ha lasciato la panchina e ha firmato con il Rapid Vienna. E al suo posto la società giallonera ha deciso di trovare la soluzione in casa, affidando il timone a Werner Grabherr, trentuno anni, che ha disegnato la squadra con un 3-5-2 raccogliendo sette punti in tre giornate. E adesso, domani, lo aspetta l’appuntamento sul campo l Salisburgo. Grabherr confida su un’altra giornata di grazia di Oberlin, a segno due volte (contro l’Austria Vienna e lo Sturm Graz) nelle ultime quattro partite. Il centravanti ha un contratto fino al 30 giugno del 2018. Viene seguito dagli osservatori del Lipsia, primo in Germania e controllato sempre dalla Red Bull, ma Oberlin chiuderà di sicuro questa stagione nell’Altach, che gioca in uno stadio da 8.500 posti, lo Schnabelholz, ribattezzato “Cashpoint Arena” per motivi di sponsorizzazione.

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