ROMA - L’Ajax continua a investire in Danimarca, nel segno di una brillante e redditizia tradizione anche in rapporto ai guadagni di mercato che ha garantito nel tempo. Scoperto in anticipo nel Silkeborg il centravanti Kasper Dolberg, ventitré gol tra coppe e campionato alla sua prima stagione da titolare, il club di Amsterdam (che ha perso il titolo in campionato per un punto e si è visto sfilare l’Europa League in finale dal Manchester United) è sbarcato nelle ultime ore in Danimarca per assicurarsi Victor Jensen, diciassette anni, ala destra del Copenaghen, sei presenze e tre gol in campionato. Trattativa impostata e definita nello spazio di poche ore: tre milioni e mezzo di euro sul tavolo. Come era già capitato in passato, a consigliare Jensen all’Ajax è stato John Steen Olsen, lo storico osservatore che lavora in Scandinavia e che aveva segnalato anche un campione come Zlatan Ibrahimovic e in tempi più recenti Christian Eriksen e Dolberg.
LERBY E SORENSEN - C’è un robusto anello di congiunzione che unisce l’Ajax al calcio danese. Un legame nato nel 1975 con il mediano Søren Lerby e la mezzala Frank Arnesen, acquistati entrambi in quell’anno dal Fremad Amager. Ora c’è curiosità intorno ai margini di crescita di Jensen, sbocciato nel Copenaghen e nella nazionale under 17 (10 presenze e cinque gol) diretta dal ct Per Holm. E’ nato nella capitale danese l’8 febbraio del 2000, può giocare nel ruolo di esterno nel 4-3-3 ma anche nella posizione di trequartista.
IL MESSAGGIO - Ha firmato un contratto per tre stagioni, fino al 2020. Classe purissima, grande qualità, prospettive importanti. Un affare chiuso dal direttore sportivo Marc Overmars: «E’ fantastico che siamo riusciti a prendere questo talento, complimenti al nostro osservatore John Steen Olsen. Grazie ai suoi sforzi, Jensen sta arrivando ad Amsterdam: all’inizio si allenerà con la nostra Under 19», ha spiegato l’ex ala dell’Ajax e del Barcellona. Sul sito ufficiale della società olandese sono state pubblicate anche le prime frasi di Jensen, tre partite nella Youth League, la Champions baby organizzata dalla Uefa: «Sono molto orgoglioso e contento. L’Ajax è un club con una bella storia. Molti danesi hanno indossato questa maglia prima di me. Il mio obiettivo è quello di salire presto in prima squadra. Ci tengo a ringraziare anche i dirigenti del Copenaghen: senza il loro aiuto, non sarei mai riuscito a imprimere questa svolta alla mia carriera».