ROMA - Il Valencia ha chiuso l’affare con un viaggio di poche ore a Belgrado, negli uffici della Stella Rossa: il club di Peter Lim, imprenditore di Singapore e socio del manager portoghese Jorge Mendes, si è assicurato il mediano Uros Racic, vent’anni, serbo, cresta bionda, nazionale under 21, considerato l’erede di Nemanja Matic, ex Chelsea e Benfica, preso nella scorsa estate dal Manchester United per quaranta milioni di sterline. Un blitz per bruciare la concorrenza del Bayer Leverkusen e del Siviglia: contratti siglati, strette di mano, foto e tweet per ufficializzare l’operazione. Racic ha firmato un accordo fino al 2022 ed è stato già blindato con una clausola da cento milioni di euro. Si è sottoposto alle visite mediche, ha posato con la nuova maglia, giocherà in Champions con il Valencia, arrivato quarto nell’ultimo campionato e rilanciato dal tecnico Marcelino, che si era distinto in precedenza sulla panchina del Villarreal.
IL MERCATO - E’ il secondo colpo del Valencia, dopo Zaydou Youssouf, classe 1999, francese, centrocampista mancino del Bordeaux, sei presenze in Ligue 1. Investire sui giovani: ecco la politica del Valencia, che prima dell’ingresso di Peter Lim aveva rischiato il default. Tre gli obiettivi: farsi apprezzare a livello europeo, conservare un bilancio in equilibrio e realizzare plusvalenze sfruttando i consigli di Jorge Mendes. Il passaggio di Racic al Valencia era stato preannunciato dal giornale serbo “Mozzart Sport”. Il mediano è costato due milioni e mezzo di euro: i dirigenti del club spagnolo sono pronti a scommettere sulla sua definitiva consacrazione.
LA CARRIERA - E’ nato a Kraljevo il 17 marzo del 1998, ha cominciato la carriera nell’Ofk Belgrado. Ora è uno dei pilastri dell’Under 21, allenata da Goran Djorovic. E’ alto un metro e 93, pesa 81 chili, è ambidestro, costruisce la manovra e protegge la difesa. Muscoli, forza nei contrasti, colpo di testa. Il suo procuratore è Igor Gluscevic. Racic ha vinto due titoli con la Stella Rossa, costretto a cederlo subito perché lo avrebbe perso a parametro zero il 30 giugno del 2019. Nell’ultimo campionato ha giocato ventidue partite e ha segnato tre gol (al Backa, al Mladost e al Vozdovac). Gli allenatori che hanno inciso di più sulla sua evoluzione sono Miograd Bozovic e Vladan Milojevic: con il primo ha debuttato nella Superliga e ha conquistato il titolo nel 2016, con il secondo è diventato titolare e ha contribuito a regalare poche settimane fa alla Stella Rossa il ventottesimo “scudetto” della storia.