Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Guendouzi, l’affare dell’Arsenal

E' un mediano-regista, ha 19 anni, è costato otto milioni di euro: Emery lo ha scoperto nel Lorient. Grandi margini di crescita e un look alla David Luiz: aspetta il debutto in Premier League.

ROMA - In campo si porta dietro un cespuglio di capelli ricci, ma non ricorda David Luiz solo per il look. Matteo Guendouzi, passaporto francese e origini marocchine, sembra il gemello del brasiliano del Chelsea anche per la struttura fisica, per lo stile di gioco, per i movimenti e la gestualità, per l’ampiezza della falcata, per il modo di correre un po’ indisciplinato. E’ arrivato all’Arsenal, all’Emirates Stadium, dopo un giro largo e una scelta impopolare: a quindici anni aveva deciso di lasciare il settore giovanile del Paris Saint Germain, convinto che il traguardo di sbarcare nel professionismo sarebbe stato più faticoso a causa di una politica di gestione a livello dirigenziale improntata all’acquisto di grandi stelle. 

IL PERCORSO - Nel Lorient, piccolo club della Bretagna, ha creato le basi per imporsi e in estate ha firmato per l’Arsenal. Unai Emery, scaricato dal Psg e diventato a Londra l’erede di Arséne Wenger, ha suggerito e pilotato questa operazione da otto milioni di euro. Guendouzi è la sintesi moderna del centrocampista di ultima generazione, completo, in grado di dare logica, qualità e sostanza al suo copione: mezzala, ma soprattutto regista-mediano, un compito che David Luiz ha interpretato spesso, in alternativa al suo ruolo naturale di difensore centrale. 

L’IMPRONTA - Guendouzi ha diciannove anni, è nato a Poissy il 14 aprile del 1999, è alto un metro e 85, pesa 73 chili, è nazionale francese Under 20 (tre partite e un gol con il ct Philippe Montanier, sostituito ora da Jean-Luc Vannuchi). Diciotto presenze nell’ultima stagione in Ligue 2 con l’allenatore Mickäel Landreau: un campionato chiuso al settimo posto. Organizza la manovra, protegge la difesa, cattura palloni davanti all’area di rigore. E poi si sgancia spesso, cerca il corridoio per sbucare in avanti: ha il passaggio filtrante da trequartista e si sacrifica in copertura. Si è legato all’Arsenal fino al 2022, ha scelto la maglia numero 29, si è fatto apprezzare nelle amichevoli estive e ora aspetta il debutto in Premier: i Gunners giocheranno la prima partita domenica 12 agosto in casa contro il Manchester City di Per Guardiola, che ha vinto negli ultimi sei mesi il titolo, la Coppa di Lega e la Community Shield.

LA TRADIZIONE - Emery è il garante di un colpo che può rivelarsi per l’Arsenal un ottimo investimento. D’altronde, il club londinese vanta da tempo una nobile tradizione in materia di giocatori francesi: da Patrick Vieira a Thierry Henry, fino ad Alexandre Lacazette, l’ultimo acquisto concluso da Wenger nei suoi ventidue anni trascorsi sulla panchina dei Gunners.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi