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Saliba, dalla banlieue di Mbappé alla Ligue 1 con il Saint-Etienne

E' un difensore centrale, ha 17 anni, è cresciuto a Bondy e ha avuto come primo allenatore il papà dell'attaccante del Paris Saint Germain: è uno dei giovani più promettenti del campionato francese. Ha un contratto fino al 2021.

ROMA - Ha trascorso l’infanzia a Bondy, periferia parigina, sobborgo di Saint-Denis, dove abitano 53.000 persone e la disoccupazione sfiora il 50%: una cittadina che ha trovato visibilità e una forma di riscatto sociale grazie a Kylian Mbappé, vent’anni, espressione, manifesto ed eroe di questa affollata banlieue, mago del dribbling, 83 gol tra Ligue 1, coppe e nazionale, campione del mondo con la Francia, costato al Paris Saint Germain 180 milioni (bonus compresi), il secondo calciatore più pagato di sempre dopo Neymar. Anche William Saliba è cresciuto a Bondy. Ha frequentato la stessa scuola elementare di Mbappé e ha avuto come primo allenatore il signor Wilfried, papà dell’asso del Psg. Erano i tempi dell’Under 11 dell’As Bondy, dove Saliba ha cominciato a costruire la sua carriera. Ora ha diciassette anni, è uno dei difensori centrali più promettenti del campionato francese, gioca nel Saint-Etienne e intorno al suo cartellino si è acceso l’interesse dei grandi club. 

SENZA PATENTE - Eleganza, passo svelto, forza atletica, concentrazione, colpo di testa, anticipo, lancio: Saliba è nato il 24 marzo del 2001, non ha ancora la patente, arriva al campo di allenamento in metro oppure con l’autobus. E’ alto un metro e 93, ha origini camerunesi, viene paragonato per il suo stile e il suo fisico a Raphaël Varane (quattro Champions League vinte con il Real Madrid, una con Ancelotti e tre di Zidane). Sette presenze in Ligue 1, due in Coppa di Francia e una in Coppa di Lega. Ha una struttura muscolare già definita, in rapporto all’età. E il tecnico Jean-Louis Gasset lo ha inserito per sei volte nel blocco dei titolari in campionato. Lo ha utilizzato a turno accanto a Neven Subotic, classe 1988, ex Borussia Dortmund, serbo con passaporto statunitense, e al capitano Loïc Perrin (1985). Indossa la maglia numero 4 e ha un contratto fino al 2021. “Può partire solo davanti a un’offerta fuori da ogni logica”: ecco la linea del Saint-Etienne, quarto in classifica in Ligue 1 (40 punti) in compagnia dell’Olympique Marsiglia di Mario Balotelli e Rudi Garcia. 

I SUOI MAESTRI - Ha debuttato in Ligue 1 il 25 settembre sul campo del Tolosa (3-2); novanta minuti sul centro-sinistra, al fianco di Subotic, due titoli vinti in Bundesliga quando il Borussia Dortmund aveva in panchina Jürgen Klopp. Si muove con grande maturità, è titolare nella Francia Under 18, diretta da Jean-Luc Vannuchi. La sua scalata non ha sorpreso il papà di Mbappé e neppure Abdel Kaddour, suo allenatore ai tempi del Montfermeil, dove nel 2016 è stato scoperto dagli osservatori del Saint-Etienne, che lo tesserò subito per la squadra Under 17. Preziosi i consigli di Nedder Razik, suo istruttore nella prima parte dell’avventura nel settore giovanile biancoverde e ancora oggi suo punto di riferimento all’interno del club.

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