ROMA - Il signore delle plusvalenze conosce a memoria il codice Iban del Benfica come il suo numero di telefono. In dieci anni, a livello mondiale, è il presidente che ha fatto guadagnare più soldi sul mercato a un club: 660 milioni. Si chiama Luis Filipe Vieira, governa il Benfica, ha vinto ventuno trofei (sette campionati), è nato nel 1949, ha compiuto da poco settanta anni e ha cominciato a vendere pneumatici prima di far fiorire il suo business nel settore immobiliare. Nel 2003 ha varcato la soglia del futebol, eletto con il 90,47% delle preferenze: 33° presidente di un Benfica da antologia, da film, con le magie di Eusebio, la regia di Mario Coluna, le due Coppe dei Campioni del 1961 e del 1962, gli schemi e il famoso anatema del tecnico Bela Guttmann, ungherese, naturalizzato austriaco, di origine ebraica. Dopo il doppio capolavoro in Europa, Guttmann si congedò sbattendo la porta e giurando che le “Aguias” non avrebbero più vinto il trofeo più prestigioso per cento anni.
JOÃO FELIX - Luis Filipe Vieira è il mago dei profitti: con la cessione di João Felix all’Atletico Madrid per 126 milioni - il secondo affare più costoso nella storia dopo il passaggio di Neymar al Paris Saint per Germain per 222 milioni - il presidente ha staccato tutti i suoi colleghi nella classifica delle plusvalenze. Dal 2009, negli ultimi dieci anni, il Benfica di Luis Filipe Vieira ha incassato 660 milioni: chiudere i bilanci in attivo è il suo marchio distintivo, è uno specialista in materia di addizioni e moltiplicazioni. Merito anche della recente alleanza sbocciata con Jorge Mendes, il principe dei procuratori, grande capo della Gestifute, che non si occupa solo di Cristiano Ronaldo e Mourinho. João Felix appartiene alla stessa parrocchia.
LA TRADIZIONE - Il Benfica, che ha vinto cinque degli ultimi sei campionati, potrebbe ancora arricchire il tesoro di un’estate sontuosa: in lista d’attesa c’è Gedson Fernandes, vent’anni, cresta alla Pogba, mezzala o mediano in base ai diversi copioni di una partita, maglia 83, nato sull’Isola di São Tomé e Principe (davanti all’Oceano Atlantico, nel golfo di Guinea) e preso dal Benfica in cambio di 450 euro e di 25 palloni. Pogba è il suo idolo, ma i tifosi che frequentano lo stadio Da Luz lo paragonano al brasiliano Ramires, protagonista in passato nel Chelsea e ingaggiato in seguito dai cinesi dello Jiangsu Suning, prima di legarsi un mese fa al Palmeiras. Un metro e 84, potenza e agilità, visione di gioco e forza nei contrasti: quaranta partite, cinque gol e sette assist nel campionato portoghese.
IL MILAN - Gedson Fernandes ha un contratto con il Benfica fino al 2023, il Milan lo segue, è uno dei talenti studiati da Paolo Maldini e Zvonimir Boban. E’ stato blindato con una clausola da 120 milioni e piace anche al Manchester United. Scalata perentoria, quella di Gedson Fernandes, partito con la famiglia dall’isola di São Tomé e Principe, scoperto nel 2012 dal Benfica e titolare della nazionale portoghese Under 21, guidata da Rui Jorge. Potrebbe rappresentare la prossima plusvalenza di Luis Filipe Vieira, il fuoriclasse dei bilanci.