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Gabriel Menino, la Juve si muove in Brasile

Ariel Ochoa

Mediano o regista, ha 20 anni e ha vinto la Coppa Libertadores con il Palmeiras: ha un contratto fino al 2024 e piace anche al Chelsea, all’Atletico Madrid e al Tottenham

I pensieri ruotano intorno alla qualificazione in Champions e alla finale di Coppa Italia con l’Atalanta, in programma il 19 maggio al Mapei Stadium di Reggio Emilia: fallita l’avventura in Europa negli ottavi contro il Porto e sfumato il sogno di rientrare in corsa per lo scudetto, alla Juve rimangono due strade per restituire un po’ di valore a questa stagione, in attesa di decidere il futuro di Pirlo e di capire come ricostruire una squadra che aveva dominato la serie A per nove anni di fila. Ogni epoca d’oro conosce la sua fine. E il rinnovamento è cominciato già da diciotto mesi con gli arrivi di De Ligt, ChiesaKulusevski e McKennie. L'orientamento è quello di rifondare il centrocampo. E nei piani non c’è solo Locatelli, abbandonato dal Milan e sbocciato nel Sassuolo, trovando spazio più avanti nella Nazionale di Mancini.

LA LIBERTADORES - Il giornale spagnolo “Mundo Deportivo” ha raccontato che la Juve sta studiando Gabriel Menino, centrocampista del Palmeiras e della Seleçao: ha vent’anni, è un talento in costante ascesa, ha vinto la Coppa Libertadores con il club di San Paolo e si è conquistato la stima del ct Tite. Piace alla Juve e viene seguito dal Chelsea, dall’Atletico Madrid e dal Tottenham. Mediano o regista, sempre al centro della manovra: visione di gioco, pressing, corsa, applicazione e la capacità di rendersi utile in caso di emergenza nel ruolo di terzino destro, come gli è capitato a volte nel Palmeiras, allenato dal portoghese Abel Ferreira.

LA CLAUSOLA - Gabriel Menino è nato il 29 settembre del 2000 a Morungaba e si è fatto apprezzare in passato nel Brasile Under 20 di Carlos Amadeu. Ha cominciato la carriera nel Guarani, ma la svolta è arrivata nel 2016, quando è stato chiamato dal Palmeiras, pronto a garantirgli anche un appartamento a San Paolo dove trasferirsi insieme con i suoi genitori. Intelligenza tattica, velocità di pensiero, un metro e 76, destro naturale, tackle e grande maturità. Ha firmato un contratto fino al 31 dicembre del 2024 con una clausola di rescissione da sessanta milioni: un prezzo polverizzato ora dalla crisi mondiale provocata dalla pandemia. Nella scorsa edizione della Coppa Libertadores, vinta dal “Verdão” in finale contro il Santos (1-0, gol di Breno Lopes), ha giocato undici partite da titolare e solo una volta è entrato in campo dalla panchina. Ha segnato tre reti contro il Bolivar, il Delfin e il Libertad. Nella semifinale d’andata contro il River Plate, dominata a Buenos Aires e sancita da un 3-0, è salito in cattedra. Il giornale “O Globo” ha scritto che Gabriel Menino “è stato così elegante, in regia, da sembrare quasi che giocasse in giacca e cravatta”. La Juve lo cerca, ma anche Simeone ha capito che questo ragazzo ha la stoffa per imporsi in Europa.

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