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Petrovic si è promesso al Cagliari: lo manda Stankovic

AP

Mediano, 22 anni, serbo, ha vinto due campionati e due coppe con la Stella Rossa, dove è allenato dall’ex mezzala di Lazio e Inter. Nella scorsa stagione si fece apprezzare contro il Milan in Europa League. È pronto a firmare un contratto fino al 2026 con il club di Giulini 

Nella Stella Rossa ogni giocatore ha un prezzo: non esistono incedibili, soprattutto in un’epoca segnata dalla pandemia e da una grave contrazione economica. Tutti possono andare via anche a gennaio, con la squadra di Dejan Stankovic in piena lotta per la conquista del quinto titolo consecutivo in SuperLiga e costretta a provare la rimonta sul Partizan, primo e in vantaggio di cinque punti, dopo ventuno giornate. Chi si prepara a salutare la compagnia è Njegos Petrovic, ventidue anni, mediano, passaporto serbo, pronto a firmare per il Cagliari. Prestito con diritto di riscatto, operazione da quasi due milioni di euro. Il presidente Giulini gli ha offerto un contratto per quattro stagioni.

In coppia con Marin

Centrocampista di sostanza, ruvido nei tackle, un metro e 85, corsa e resistenza: caratteristiche che possono sposarsi con quelle del romeno Razvan Marin, più portato alla fase di costruzione, e di Baselli, altro rinforzo prenotato da Mazzarri. Il primo sponsor di Petrovic è Stankovic, che lo ritiene adatto a un campionato difficile e selettivo come la Serie A: robusto, completo, giovane, ambizioso, in linea con la mentalità di un Cagliari che insegue la salvezza.

Quattro trofei

E’ nato a Krupanj il 18 luglio del 1999. La Stella Rossa lo aveva pescato nel settore giovanile del Rad di Belgrado, che è storicamente uno dei suoi club di riferimento. E’ arrivato nel 2019, ha contribuito alla conquista di due “scudetti” e due Coppe della Serbia. Preziosi i consigli di Stankovic, ex mezzala della Lazio e dell’Inter. Dodici presenze in questo campionato. Nella scorsa stagione si era messo in luce nella doppia sfida con il Milan nei sedicesimi di Europa League: aveva giocato da titolare nel 2-2 a Belgrado, mentre nell’1-1 a San Siro era entrato in campo nel secondo tempo al posto di Srnic. Ottantasette partite, tre gol e un assist con la maglia della “Crvena Zvezda”. Ora lo aspetta la missione con il Cagliari.

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