Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Janelt, il maratoneta del Brentford: lui copre, Eriksen inventa

Getty Images

E’ un mediano tedesco, ha 24 anni, è cresciuto nell’Amburgo e nel Lipsia: nel 3-5-2 ha un ruolo chiave alle spalle dell’ex interista. Vale dieci milioni, è una delle novità della Premier

”Our deal of the century”, il nostro affare del secolo: l’arrivo di Eriksen al Brentford è stato definito così dai dirigenti. E’ come se la squadra avesse trovato l’orientamento, il navigatore satellitare che mancava. Due partite da titolare per Christian e sei punti: il club biancorosso si sta avvicinando alla salvezza, dopo aver riconquistato un posto in Premier League nella scorsa estate a distanza di settantaquattro anni, quando il campionato inglese si chiamava First Division e i diritti televisivi non esistevano neppure nella fantasia. Il Brentford ha otto punti di vantaggio sul Burnley e sul Watford, che occupano il terzultimo posto. E’ una colonia di danesi. Sono sette: da Eriksen a Nörgaard, da Jensen a Sörensen, da Zanka a Rasmussen, fino a Lössl. E anche l’allenatore, Thomas Frank, arriva da Copenaghen. Conosce Eriksen dai tempi dell’Ajax: lo ha visto crescere, ad Amsterdam, nella squadra Under 16. Frank ha rappresentato un gancio importante per convincere Christian a ricominciare la carriera con le “Bees”, dopo il dramma sfiorato il 12 giugno a causa dell’arresto cardiaco durante Danimarca-Finlandia al Parken Stadion.

Il primo assist

John Steel Olsen, lo stesso osservatore che aveva scoperto Ibrahimovic nel Malmö, lo aveva portato all’Ajax nel 2007, quando aveva quindici anni. Questo è successo nella sua prima vita da calciatore. La seconda, invece, ha preso forma grazie a un defibrillatore sottocutaneo diventato il nuovo guardiano del suo cuore. Test di idoneità superato e ritorno alla normalità, come capitato a Daley Blind, difensore dell'Ajax e dell'Olanda. Eriksen ha firmato sabato scorso il primo assist della sua nuova avventura: ha aperto la strada alla doppietta del centravanti Ivan Toney, undici gol in Premier, contro il Burnley (2-0). Ieri ha ricevuto la convocazione in nazionale: la prima dopo la paura del 12 giugno. Il ct Kasper Hjulmand lo ha chiamato per le due amichevoli in programma il 26 ad Amsterdam con l’Olanda e il 29 a Copenaghen con la Serbia. Eriksen è passato dal 3-5-2 di Conte nell’Inter al 3-5-2 di Frank. E ha trovato al suo fianco subito due mediani di sostanza, in grado di consentirgli di giocare senza troppi vincoli tattici.

I due mediani

Trequartista o seconda punta: Eriksen ha carta bianca, grazie al lavoro di Nörgaard e di un ragazzo tedesco, Vitaly Janelt, ventitré anni, diventato in Inghilterra uno dei centrocampisti difensivi più interessanti. Pressing, dinamismo, generosità, tackle. Ventitré presenze e due gol. Ha fatto parte anche della Germania Under 21. E’ mancino, è nato ad Amburgo il 10 maggio del 1998, è alto un metro e 84. Ha un contratto fino al 2024. Il suo cartellino viene valutato dieci milioni. Ha iniziato a giocare nel Bargfeld e nell’Hagen, poi è passato all’Amburgo, al Lipsia e al Bochum. Il Brentford lo ha preso nell’estate del 2020 per seicentomila euro. Janelt è stato subito uno dei protagonisti della promozione: tre gol e tre assist in quarantuno partite. Ora è il bodyguard di Eriksen.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi