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Pablo Torre, clausola da 100 milioni: il Barça non si ferma a Gavi, Pedri e Ansu Fati

Getty Images

Mezzala o trequartista, diciannove anni, un gol nella fase a gironi di Champions. E’ l’ultima scommessa di Xavi, primo nella Liga a +12 sul Real Madrid di Ancelotti

Xavi ha quasi mantenuto la promessa. Il Barcellona comanda la Liga: ha in tasca il ventisettesimo titolo della sua storia. Sessantotto punti in ventisei giornate: +12 sul Real Madrid, che non riesce a vincere per due volte di fila il campionato dal biennio 2006-2008 con Fabio Capello e Bernd Schuster in panchina. Barcellona padrone, senza rivali, almeno finora: ventidue vittorie, due pareggi, due sconfitte, quarantanove gol realizzati e nove subiti. Xavi era arrivato un anno fa per sostituire Ronald Koeman. E ha ridisegnato con razionalità il Barça, potendo contare sull’appoggio totale del presidente Joan Laporta. I blaugrana non conquistano il titolo dal 2019: l’ultimo tecnico a vincerlo è stato Ernesto Valverde, grazie ai 36 gol di Leo Messi.

IL RINNOVAMENTO - Il nuovo Barcellona ha un’età media di 25,3 anni. Domina la scena con Gavi, Pedri, Ansu Fati, Alejandro Balde e Ronald Araujo, tutti cresciuti a costo zero nella cantera. La vittoria per 2-1 sul Real Madrid, prima della sosta, ha asfaltato la strada che porta al traguardo. E in una squadra rinnovata negli schemi e negli interpreti, sfruttando i patrimoni garantiti dalla Masia, anche gli ultimi acquisti estivi si sono rivelati intuizioni ottime: dai quindici gol dell’intramontabile Lewandowski ai sei di Raphinha, senza trascurare la stabilità che Koundé e Christensen hanno assicurato alla difesa. Così come Kessié, riserva di lusso, ha trovato il sistema di mettere il timbro nella supersfida con Ancelotti al Camp Nou.

CENTO MILIONI - Xavi sta aprendo una corsia preferenziale anche a un altro muchacho della cantera. Si chiama Pablo Torre, ha diciannove anni, mezzala o trequartista da tiki-taka: controllo delizioso del pallone, inventiva, rapidità di gambe e di pensiero. Stesso fisico di Gavi e Pedri: un metro e 73, destro, contratto fino al 2026 e clausola da cento milioni. Il Barcellona ha pilotato la sua evoluzione nel centro sportivo della Masia, ma Pablo Torre proviene dal vivaio del Racing di Santander. E’ nato a Soto de la Marina il 3 aprile del 2003. Due presenze nella Liga. Tre partite e un gol al Viktoria Plzen nella fase a gironi di Champions. Un assist nel terzo turno della Coppa del Re contro l’Intercity di Alicante.

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