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Di Cesare e gli altri oriundi nella lista del ct Mancini

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Difensore centrale, 21 anni, gioca nell’Argentinos Juniors. Origini italiane e doppio passaporto: potrebbe ripetere lo stesso percorso di Retegui

Porte aperte agli oriundi. La ricerca di Roberto Mancini non si è fermata a Mateo Retegui, che ha subito segnato due gol con la maglia dell’Italia nelle sfide con Inghilterra e Malta, aprendo così la corsa all’Europeo del 2024. L’Argentina continua a rappresentare un punto di rifermento per il ct azzurro. Tante le relazioni su Gianluca Prestianni, classe 2006, ala destra del Velez Sarsfield: un metro e 66, fisico e tecnica che ricordano un po’ il “PapuGomez, ora al Siviglia. Nel gruppo dei giovani seguiti da Mancini c’è anche Marco Di Cesare, ventuno anni, difensore centrale dell’Argentinos Juniors.

DOPPIO PASSAPORTO - Ha origini italiane e dispone già del doppio passaporto, come Retegui e Prestianni. Stopper moderno, stile alla Bonucci, che è uno dei modelli di Di Cesare, anche se rispetto allo juventino non è mancino e gioca sul centro-destro. Quattro presenze in campionato, due in Coppa Libertadores. Regista arretrato, fa partite l’azione, prende l’iniziativa, si sgancia per sfruttare lo stacco di testa in occasione dei corner e delle punizioni. Forte nell’anticipo, buona tecnica, senso della posizione. L’idea di sposare l’Italia gli piace, anche se è nato a Mendoza il 30 gennaio del 2002. Nell’Argentinos Juniors è allenato da Gabriel Milito, fratello di Diego, ex centravanti dell’Inter e del Genoa.

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