Ha vinto undici titoli negli ultimi dodici campionati. Dopo la crisi finanziaria che aveva travolto i Rangers, il Celtic è diventato il padrone di casa della Premiership. Percorso liscio come il velluto, poca concorrenza, un dominio da record. L’estate ha riservato qualche cambiamento, però. È andato via Ange Postecoglou, che ha deciso di lanciarsi in una nuova sfida dopo due “scudetti” consecutivi: il tecnico australiano si è assunto il compito di ridisegnare il Tottenham, rimasto senza Kane, 213 gol in Premier con gli Spurs e accolto come un principe dai tifosi del Bayern.
IL PASSAGGIO - Panchina affidata a Brendan Rodgers, 50 anni, irlandese del nord, reduce da una stagione complicata nel Leicester, crollato nel girone di ritorno e retrocesso in Championship. Il manager si è presentato in campionato conquistando sette punti nelle prime tre giornate. Ha una missione: proseguire l’ottimo lavoro svolto da Postecoglou, origini greche, entrato subito nel cuore dei tifosi del Tottenham: due vittorie (compreso il 2-0 al Manchester United) e un pareggio in questa fase iniziale della Premier.
BLITZ IN DANIMARCA - In queste ultime ore di mercato, il Celtic sta lavorando per consegnare a Rodgers un nuovo attaccante. Trattativa in fase di chiusura con il Brøndby per Mathias Kvistgaarden, danese, ventuno anni, quindici e sette assist in 66 partite: svelto, agile, un metro e 74, partecipa alla manovra e gioca sulla linea del fuorigioco. Un’alternativa per aumentare il ventaglio di soluzioni. Kvistgaarden si è fatto ammirare anche nella nazionale Under 21 di Steffen Höjer: otto presenze e quattro gol, ala sinistra nel 4-3-3. Ha iniziato a giocare da bambino nel Lyngby, a sedici anni è entrato nel vivaio del Brøndby. È nato il 15 aprile del 2002 a Birkerød, è un destro naturale. Il Celtic è pronto a investire cinque milioni di sterline. Sul tavolo un contratto fino al 2028. Nel Brøndby il tecnico Jesper Sörensen lo ha utilizzato a volte anche nel ruolo di falso nove.