Ha il passaporto olandese e gioca in Svizzera, nel Basilea: è un difensore centrale, si chiama Finn Van Breemen, è mancino, ha vent’anni, il suo idolo è Virgil Van Dijk, l’asso del Liverpool. Non è uscito dal vivaio dell’Ajax, del Psv Eindhoven e del Feyenoord. Si è formato nell’Ado Den Haag, che lo ha ceduto in estate per un milione. Il Milan ha raccolto tanto materiale su Van Breemen, le relazioni sono finite sul tavolo di Geoffrey Moncada, capo dell’area sportiva del club rossonero. Margini di crescita, costo del cartellino, potenzialità: nella ricerca effettuata dal Milan, tra viaggi all’estero e algoritmi, è emerso anche questo nome. Van Breemen è nato il 25 febbraio del 2003 a Pijnacker, è alto un metro e 93, ha firmato un contratto fino al 2027 con il Basilea, che si è riservato il diritto di estenderlo per un’altra stagione. Regista difensivo, bravo di testa e negli anticipi. Costruisce l’azione, guida il reparto, batte spesso le punizioni: due gol (al Wintertur e al San Gallo) in quindici partite di campionato, una rete (al Saint-Blaise) in Coppa di Svizzera.

KUIJT E ADVOCAAT - Il Milan cerca un difensore. Van Breemen è uno dei pilastri della nazionale olandese Under 21, guidata da Michael Reiziger, ex terzino rossonero. E’ stato seguito anche dalla Fiorentina e dal Bologna. Ha costi inferiori rispetto a Lloyd Kelly del Bournemouth e a Konstantinos Koulierakis del Paok Salonicco, altri due giocatori tenuti sotto osservazione da Moncada. Ha avuto grandi maestri. Nell’Ado Den Haag ha superato il provino a nove anni. A lanciarlo, a livello giovanile, è stato Dirk Kuijt, ex attaccante del Liverpool e del Feyenoord. Mentre Dick Advocaat - una vita da ct tra Olanda, Belgio, Russia e Serbia, Corea del Sud, Emirati Arabi e Iraq - l’ha fatto esordire in serie B con l’Ado Den Haag. Il Basilea ha una politica chiara: tutti hanno un prezzo. E Van Breemen può diventare la prossima plusvalenza per il club svizzero dopo Salah, Akanji e Okafor.