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Nino: il Fluminense, la Seleçao e le manovre della Roma

Getty Images

Difensore centrale, 26 anni, ha una clausola da sette milioni. Ha vinto la Coppa Libertadores contro il Boca Juniors e ha perso il Mondiale per club nella finale con il Manchester City. Anche il Feyenoord, avversario di Mourinho nel playoff di Europa League, si è mosso

Sfumato il sogno di conquistare il Mondiale per club, dopo la finale persa a Gedda con il Manchester City per 4-0 (doppietta di Julian Alvarez), il Fluminense si è preso una pausa di riflessione per decidere il futuro dei suoi giocatori più richiesti. Il primo è André, mediano-regista, ventidue anni, entrato nei pensieri del Liverpool. Il secondo è Nino, difensore centrale, fascia di capitano, classe 1997, che interessa alla Roma e al Feyenoord, rivali a febbraio nel playoff di Europa League, come raccontano i giornali brasiliani. Mourinho vuole un titolare, dopo i problemi emersi con Smalling. Nino è stato la grande sorpresa dell’ultima stagione, ha vinto la Coppa Libertadores contro il Boca Juniors e si è messo in luce nel Brasileirão (ventisei partite e due gol all’Atletico Paranaense e al Cuiabá). Può giocare in una linea a tre o a quattro. Si muove sul centro-destra, è alto un metro e 88, è stato convocato nella Seleçao da Fernando Diniz, suo allenatore nel Fluminense e attualmente ct ad interim, che l’ha fatto esordire con la maglia verdeoro nella sconfitta (0-1) con l’Argentina, match valevole per le qualificazioni al Mondiale del 2026. Nino è partito dalla panchina, è entrato al posto di Marquinhos, titolare accanto a Gabriel Magalhães.

LA CLAUSOLA - Costa sette milioni, in base alla clausola. Ma in realtà potrebbe lasciare il club di Rio a un prezzo più economico. Ha il contratto in scadenza il 31 dicembre del 2024 e punta a fare un’esperienza in Europa. Anche il Feyenoord è entrato in azione: Arne Slot ha bisogno di un nuovo centrale, la sua difesa ha subìto dieci gol in sei gare nella fase a gironi di Champions. E ora, in vista dello spareggio in Europa League con la Roma, ha chiesto un rinforzo di valore. Nino è il primo obiettivo: è nato il 10 aprile del 1997 a Recife, si è imposto nel Criciuma ed è arrivato al Fluminense all’inizio di gennaio del 2020 per un milione.

IL NO ALLO ZENIT - Ha vinto la medaglia d’oro con il Brasile alle Olimpiadi di Tokyo: sei presenze, giocava in coppia con Diego Carlos nel 4-4-2 di André Jardine. Faceva parte di un gruppo formato da Dani Alves, Bruno Guimarães, Douglas Luiz, Antony, Richarlison, Malcom e Reinier. C’è un retroscena: Nino era stato ceduto allo Zenit San Pietroburgo, ma ha rifiutato il trasferimento. Non vuole andare in Russia. La Roma si è informata, il Feyenoord spinge. E anche il Nottingham Forest, negli ultimi giorni, ha presentato un’offerta.

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