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Mitaj e la vetrina dell’Europeo

Mitaj e la vetrina dell’Europeo EPA

Vent’anni, albanese, terzino sinistro: gioca nella Lokomotiv Mosca. Il ct Sylvinho è convinto che abbia i requisiti per una carriera di alto livello

Il ruolo di terzino sinistro è uno dei più ricercati sul mercato. Gli assi costano una tombola: da Josko Gvardiol (che può giocare anche come centrale) a Theo Hernandez, da Alphonso Davies a Nuno Mendes. Trovare uno specialista mancino, a costi ragionevoli, è una missione complessa. All’Europeo, tra gli osservati speciali, c’è Mario Mitaj, vent’anni, albanese, che gioca in Russia nella Lokomotiv Mosca. Contro l’Italia aveva faticato: impatto difficile, qualche amnesia, poca incisività. Ma nella sfida con la Croazia, pareggiata 2-2, ha dimostrato di avere qualità interessanti: passo, cambi di marcia e di direzione, una spinta costante.

LA GRECIA - È nato ad Atene il 6 agosto del 2003, ma ha scelto la nazionalità dei suoi genitori. Il ct Sylvinho è convinto che abbia i requisiti per una carriera di livello. È stato proposto al Bologna e alla Lazio. Giocava nell’Aek, che l’ha visto crescere e gli ha aperto le porte del professionismo, in attesa di cederlo alla Lokomotiv Mosca nel 2022 per tre milioni. È alto un metro e 80, dimostra sicurezza anche in marcatura. Ventinove partite nell’ultima stagione con il club russo, che gli ha fatto firmare un contratto fino al 2027.

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