Ha superato un altro esame. Contro la Juve si è preso la scena: personalità, gestione del reparto, mai in difficoltà nella marcatura di Nico Gonzalez, Vlahovic e Mbangula. Joel Ordoñez colpisce anche per la maturità, soprattutto in rapporto ai suoi vent’anni. È cresciuto a Guayaquil, in Ecuador. Difensore centrale, un metro e 88, destro naturale, ordinato, elegante, rapido. Gioca nel Bruges, è l’ultima scoperta di un club che ha lanciato talenti come De Ketelaere, Kossounou, Openda e Nusa.
Il Deportivo Azogues
È arrivato in Belgio nel 2022, è costato tre milioni e mezzo, ha iniziato la carriera nel Deportivo Azogues, allo stadio Jorge Andrade, e l’ha proseguita nell’Independiente del Valle di Miguel Bravo. A portarlo al Bruges è stato Peter Van Wambeke, che guida il settore scouting. Ventisei partite e due gol in questa stagione. Sette presenze da titolare in Champions. Lo segue la Juve, piace all’Atalanta e al Bologna. Ordoñez è entrato anche nei piani del Liverpool. Viene studiato da Arne Slot in vista del mercato estivo.
Quattro trofei
Ha un contratto fino al 2028. È diventato un pilastro della nazionale ecuadoriana, il ct Sebastian Beccacece, argentino di Rosario, lo schiera accanto a Piero Hincapié, classe 2002, che si è imposto nel Bayer Leverkusen e costa quaranta milioni. Prima di passare al Bruges aveva trascorso qualche mese nel college del Club NXT, la seconda squadra della società nerazzurra: un vivaio molto apprezzato a livello europeo. Ordoñez è nato il 21 aprile del 2004 a Guayaquil. Ha già vinto quattro trofei: uno con il Bruges e tre con l’Independiente del Valle.