Ha trascorso l’infanzia in un piccolo quartiere di Aschaffenburg, in Baviera. Posto da cartolina: il fiume Meno e la catena montuosa dello Spessart. Tom Bischof è uno dei giovani che hanno raccolto più applausi durante il girone di andata della Bundesliga. È un mediano, ha diciannove anni, è mancino, è alto un metro e 76. Dinamismo, applicazione, intensità. Fisico e statistiche da maratoneta. Cattura tanti palloni e li distribuisce con puntualità. Viaggia alla media di 11,3 chilometri a partita. Gioca nell’Hoffenheim, ma dall’inizio di luglio indosserà la maglia del Bayern Monaco, che ha anticipato la concorrenza. Bischof aveva il contratto in scadenza e il direttore sportivo Christoph Freund ha trovato l’accordo con il centrocampista all’inizio di gennaio.
La Germania Under 21
Si erano mossi anche il Borussia Dortmund e l’Arsenal. Bischof potrebbe debuttare presto nella nazionale tedesca under 21, diretta da Antonio Di Salvo, che ha quarantacinque anni, origini italiane ed è nato a Paderborn. Bischof è stato inserito per sei volte nella top 11 del campionato. Nell’Hoffenheim, allenato da Christian Ilzer, classe 1977, austriaco, ha giocato finora ventuno partite realizzando tre gol (contro il Lipsia, il Friburgo e l’Holstein Kiel). Ha firmato anche due assist. È un mediano che riesce anche a dare un’impronta alla manovra: rapido, geometrico, svelto nel trovare la soluzione. Allarga il gioco sulle fasce, cerca il corridoio, prova a verticalizzare. È nato il 28 giugno del 2005. Ha cominciato la carriera in una piccola società, l’Amorbach. L’Hoffenheim ha scoperto Bischof quando aveva dieci anni.