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Nations League, Italia-Polonia 1-1: Jorginho risponde a Zielinski, pari in rimonta

Solo un punto a Bologna per Mancini, al suo debutto ufficiale sulla panchina azzurra: il regista a segno su rigore conquistato da Chiesa. E lunedì si va in Portogallo

BOLOGNA - Un pareggio dal sapore agrodolce quello con cui Roberto Mancini ha fatto il suo debutto ufficiale sulla panchina azzurra in quel Dall'Ara che lo vide esordire 16enne da calciatore del Bologna. A salvare gli azzurri una ripresa giocata con coraggio e veemenza e l'ingresso decisivo di Chiesa, dopo un primo tempo in cui si sono viste voglia e intensità ma poca efficacia e un po' di confusione con un Balotelli apparso decisamente fuori forma, chiuso in svantaggio dopo che il napoletano Zielinski aveva sfruttato al meglio la seconda delle due occasioni concesse dalla difesa azzurra.

Italia-Polonia 1-1: numeri e statistiche del match

LE SCELTE - Nessuna sorpresa dal ‘Mancio’, che conferma le anticipazioni della vigilia con il debuttante Biraghi terzino sinistro al posto dell’acciaccato Criscito, mentre a destra della coppia juventina formata da Chiellini e Bonucci (81 gettoni in Nazionale come Franco Baresi, Bergomi e Tardelli) c’è Zappacosta davanti a Donnarumma. A completare il 4-3-3 azzurro sono poi il regista Jorginho affiancato da Gagliardini e Pellegrini e gli attaccanti Bernardeschi, Balotelli e Insigne. Qualche scelta inattesa invece da parte del ct polacco Brzeczek, che lascia in panchina il portiere juventino Szczesny (così come il bolognese Skorupski): nel 4-4-1-1 il sampdoriano Bereszynski come terzino destro (in panchina il centrocampista Linetty suo compagno di club) e l’atalantino Reca sulla corsia mancina, l’ex torinista Glik al centro della difesa e il napoletano Zielinski rifinitore dietro al bomber Lewandowski (inizialmente fuori il centravanti partenopeo Milik e l’attaccante genoano Piatek, rivelazione di inizio stagione in Italia).

PRIMO TEMPO - L’Italia prende subito l’iniziativa e costringe la Polonia a restare bassa, ma al 6’ la difesa azzurra si fa sorprendere: Lewandoski protegge palla al limite dell'area e premia l'inserimento di Zielinski che tutto solo davanti alla porta si fa però ipnotizzare da Donnarumma. E tre minuti dopo il centravanti del Bayern è ancora protagonista, costringendo Chiellini a prendersi il giallo già al 9’. Il gioco è maschio e poco dopo raggiungono il capitanno azzurro sul taccuino dell’arbitro anche Klich (14’) e Blaszczykowski (18’), entrambi per fallo sul vivace Bernardeschi. I ritmi sono alti ma le occasioni latitano e quando l’Italia ci prova, con lo stesso jolly juventino e poi con Insigne, la mira è da rivedere. Inquadra invece la porta Krychowiak al 26’, ma Donnarumma si fa trovare ancora pronto. Mancini inizia a innervosirsi e a farsi sentire con i suoi - che sembrano in palla fisicamente ma incidono poco - e soprattutto con un indolente e appesantito Balotelli. Una grande chance per l’Italia arriva comunque al 37’, quando i polacchi sbagliano in uscita e Pellegrini ne approfitta per mandare al tiro Bernardeschi che sfiora però solamente il palo con il sinistro a giro. Un errore che costa caro, perché tre minuti dopo la Polonia passa: Jorginho - pressato da Klich al limite dell’area - perde la palla che arriva a Lewandowski, cross per Zielinski e stavolta il talento del Napoli supera Donnarumma con una precisa volée di piatto destro.

LA RIPRESA - Si va al riposo sull’1-0 per gli ospiti e al rientro in campo c’è Bonaventura al posto di Pellegrini. Al 47’ però è ancora la Polonia a farsi pericolosa in contropiede, ma Lewandowski in acrobazia calcia alto a due passi da Donnarumma. Gli azzurri ora sembrano però più determinati e a guidare la reazione ci provano Insigne e Bernardeschi: è proprio lo juventino a mettere i brividi a Fabianski (52’) con una rasoiata di sinistro a fil di palo. Al 55’ arriva la prima mossa di Brzeczek: fuori l’ammonito Klich, dentro Szymanski e il ‘Mancio’ risponde (62’) con Belotti al posto del deludente Balotelli che oltretutto esce zoppicando (62’). Al 66’ esce anche Zielinski, sostituito da Linetty ma il ‘Gallo’ dà più peso all’attacco e ora c’è lavoro anche per Fabianski: al 70’ sponda di Gagliardini e doppio intervento ravvicinato del portiere polacco, prima su Bonaventura e poi su Insigne che erano però in fuorigioco. Il milanista ci riprova poi da lontano ma calcia in curva sull’appoggio del folletto napoletano che al 72’ lascia il posto a Chiesa, ultima carta azzurra. È la mossa giusta, perché il gioiello della Fiorentina prima si "scalda" con un destro deviato da Glik e poi (76') costringe Blaszczykowski al fallo da rigore: Mancini si gira per non guardare, sul dischetto va Jorginho che spiazza il portiere e fa 1-1. L'errore costa il cambio al giocatore del Wolfsburg, sostituito da Pietrzak (80') mentre i 21mila del Dall'Ara sugli spalti e il ct dalla panchina chiedono agli azzurri il forcing finale. A mancare è però il fiato e l'ultima conclusione è di Lewandowski (85'), sul quale fa però buona guardia Donnarumma. I polacchi si accontentano del punto (nel recupero giallo a Fabianski per perdita di tempo) e il match finisce 1-1, con l'Italia che dovrà ora recuperare forze ed energie per il match di lunedì a Lisbona contro il Portogallo campione d'Europa ma nell'occasione orfano di Cristiano Ronaldo.

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