MILANO - Non ci sarà Gianni Rivera questa sera in tribuna a San Siro per Italia-Germania di Nations League. Perché? "Nessuno mi ha invitato a vedere Italia Germania stasera a San Siro. Io non mi aspettavo nulla, sia chiaro. Si vede che nessuno si ricordava che ho giocato per l'Italia e il Milan. Con Gravina ho un ottimo rapporto ma probabilmente non ci ha pensato e nessuno glielo ha ricordato". Lo ha detto proprio il Pallone d'Oro ex Milan, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora. Polemica - forse - ma anche dispiacere, emerge questo dalle parole di Rivera, storico volto dell'indimenticato Italia-Germania 4-3 del 1970, quella memorabile semifinale - passata alla storia come la "partita del secolo" - del Mondiale decisa proprio da un gol di Rivera.
Rivera: "Posso allenare il Milan". Poi la frecciata a Conceiçao
Rivera si è anche soffermato sulla stagione del Milan, analizzando il percorso fatto sin qui e il lavoro di Conceiçao, senza risparmiare qualche frecciata e candidandosi lui stesso per la panchina rossonera: "Di chi è la colpa? Io so che gli americani conoscono il cosiddetto soccer, che forse non è nemmeno calcio. Quando vengono qui hanno tanti soldi, spendono ma non sanno contornarsi di persone che capiscono qualcosa. Forse Ibrahimovic non lo sanno ascoltare, capisce di calcio più di loro, forse però non lo stanno ad ascoltare, non saprei. Avrei preso due allenatori in questa stagione? No, prima sarei andato io. Certo, perché ho preso il titolo poco tempo fa. Ora sono disponibile ad allenare il Milan, se vogliono un allenatore che capisce di calcio. Chi manderei via? Prima andrei lì e valuterei. Il giocatore più forte della squadra? Leao ha delle grandi qualità. Potrebbero farlo rendere anche di più, se sapessero utilizzarlo al meglio".