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Terni Pop Film Fest, l'intervista agli organizzatori

Abbiamo chiacchierato con Simone Isola e Antonio Valerio Spera, i due creatori del festival dedicato al cinema popolare. Ecco cosa ci hanno raccontato...

ROMA - Si chiama Terni Pop Film Fest ed è un festival dedicato interamente al cinema popolare, un genere che oggi è quasi scomparso dalle sale italiane. A metterlo in piedi sono stati Antonio Valerio Spera e Simone Isola. Li abbiamo raggiunti al telefono per una chiacchierata sull'evento di Terni (dal 27 al 30 settembre) e sullo stato di salute del cinema italiano.

Quanto è stato complicare mettere in piedi questa interessante manifestazione?
Organizzare questo festival è stata una follia perché crearlo ex novo voleva dire portare a Terni volti popolari e a livello organizzativo non è stato facile. La soddisfazione è stata quella di riuscirci. Convincere De Sica non è stato difficile, è bastata spiegargli la filosofia di questa manifestazione, ovvero quella di portare un Festival popolare in Italia. Questo è un evento particolare perché il cinema popolare non passa per questi eventi ma va direttamente in sala. Abbiamo avvicinato i protagonisti di questo cinema con il pubblico. 

Da dove è nata l'idea di dedicare una serata a Bud Spencer? 
Lui è stato il simbolo del cinema popolare, il primo volto che ti viene in mente quando pensi a quel genere. Oggi pellicole del genere non si fanno più. E' stata una serata emozionante per noi e per il pubblico, è stato bello ripercorrere la carriera e la vita di un attore così grande per il nostro cinema.

Ci saranno anche due anteprime nazionali...
La commedia atipica con tinte un po' nere "Un nemico che ti vuole bene" e "Non è vero ma ci credo", un'altra commedia leggera, il classico cinema popolare senza pretese autoriali. Siamo felicissimi. 

Il cinema popolare negli anni è cambiato parecchio. Si è evoluto o ha subito un processo inverso, secondo te?
Il genere popolare è stato ormai sostituito dalle fiction e dalle serie televisive. Al cinema oggi si vedono film con intenti autoriali e manca la spensieratezza e la leggerezza tipica dei film come quelli di Bud Spencer e Terence Hill che avevano come unica pretesa quella di raccontare una storia.  Oggi si pensa un po' meno al pubblico, purtroppo. 

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