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Un giorno all'improvviso, l'intervista ad Anna Foglietta e Ciro D'Emilio

Il regista e l'attrice ci sono venuti a trovare in redazione per un'intervista esclusiva sul film drammatico che uscirà il prossimo 29 novembre

Leggi "Un giorno all'improvviso" e pensi subito al coro che accompagna il Napoli di Ancelotti ovunque in giro per il mondo. Quell'inno è diventato anche un film che non parla del Napoli o dei suoi fantastici tifosi ma racconta comunque una storia (anche di calcio). Il pallone rotola nella prima pellicola di Ciro D'Emilio e lo fa per provare a risollevare la vita di un giovane ragazzo, il diciassettenne Antonio (Giampiero De Concilio), sfortunato nel nascere in una difficile periferia campana e costretto a far sopravvivere la madre Miriam (Anna Foglietta), afflitta da un problema psicologico che il paese nel quale vivono non aiuta a curare.

La storia drammatica è anche il racconto di un riscatto e un messaggio di speranza che può passare anche attraverso una palla. Nel film ad un certo punto un talent scout vede Antonio giocare e device di fargli fare un provino con la Primavera del Parma. Per il ragazzo e la mamma è un'occasione irripetibile per abbandonare per sempre una vita difficile e cominciarne un'altra decisamente più appagante. 

Il regista e la protagonista Anna Foglietta ci sono venuti a trovare in redazione per un'intervista esclusiva nella quale abbiamo chiacchierato del film, di pallone e, soprattutto, della difficile scelta della stessa Foglietta, nata in un quartiere romanista e poi moglie di un grande tifoso laziale: «In casa non è facile andare avanti. Mio figlio tifa per i biancocelesti e in fondo Immobile sta simpatico anche a me».  

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