È stato presentato oggi alla stampa romana L'Immortale, il film di Marco D'Amore che segna non solo il suo esordio alla regia cinematografica, ma anche il ritorno di un personaggio che il popolo della tv italiana ama (e odia) moltissimo: quel Ciro Di Marzio, boss di Scampia, trai protagonisti delle prime tre stagioni di Gomorra - La Serie.

Il film si presenta infatti come un'espansione della serie stessa, seguendo le vicende di Ciro da dopo il fatidico colpo di pistola infertogli da Gennaro Savastano, alla fine della terza stagione, che avrebbe dovuto ucciderlo. Ma lui non a caso è soprannominato L'Immortale, e qualche motivo ci sarà. Ciro sopravvive e comincia una nuova vita.

“Le scelte hanno a che fare con i percorsi, io non mi sono mai sentito un attore tout court, non ho mai sognato i personaggi, mi ossessionano le storie e soprattutto i temi, ho sentito che c’era una parte da raccontare di molto profondo in lui ed è un personaggio che alza l’asticella della mia professionalità.” Così l'attore e regista parla della sua decisione di passare alla regia e di non abbandonare un personaggio che gli ha concesso la notorietà ma anche la possibilità di affondare nel buio dell'anima dei veri cattivi.

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