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La Valanga Azzurra, il docufilm di Giovanni Veronesi dedicato allo sci alpino '70

Giovanni Veronesi presenta alla festa del cinema di Roma, il docufilm La Valanga Azzurra, accompagnato dai campioni dello sci alpino italiano degli anni 70

Giovanni Veronesi presenta alla 19° Festa del Cinema di Roma, nella sezione Special Screening, La Valanga Azzurra, docufilm dedicato alla Nazionale Italiana di sci alpino, guidata da Mario Cotelli e capitanata da campioni come Gustavo Thoeni e Piero Gros.

Il film e la regia

La Valanga Azzurra, ripercorre l'epoca d'oro dello sci alpino italiano degli anni settanta, una disciplina considerata marginale fino a quel momento.

Prendono parte al film campioni del calibro di Guastavo Thoeni e Piero Gros.

Il docufilm diretto da Giovanni Veronesi ripercorre le tappe fondamentali dello sci alpino, come il trionfo ai Giochi Olimpici del 1976 a Innsbruck, ma anche i momenti di sconfitte che ha dovuto affrontare la squadra azzurra.

Una storia di sport, ricordi e aneddoti segnata da vittorie come la conquista di cinque Coppe del Mondo e numerose medaglie tra Olimpiadi e Mondiali ma anche il racconto delle rivalità interne, contrasti caratteriali e gli innumerevoli sacrifici.

Nel docufilm le testimonianze dei protagonisti e la narrazione di Veronesi fanno rivivere l'epoca dagli esordi gloriosi fino al declino; si parla di rivalità e di solidarietà, dello sciopero della Valanga Azzurra, dell'assenza di reti di protezione a bordo pista e dei rischi che, 50 anni fa, si correvano durante le gare, e infine dell'influenza dello sci sulla storia del costume, come i Moon Boot.

Il docufilm è scritto da Lorenzo Fabiano, Domenico Procacci, Giovanni Veronesi, Sandro Veronesi con la consulenza di Luca Rea con Gustavo Thoeni, Piero Gros, Paolo De Chiesa e la partecipazione di Ingemar Stenmark, lo svedese che quando scendeva non faceva rumore perché, come spiegava lui, preferiva concentrarsi più sulla tecnica che sulla forza.

Le dichiarazioni di Veronesi e dei protagonisti

Durante la presenzaione, Giovanni Veronesi ha dichiarato: "Io pensavo già di conoscere i miei miti dello sci Thoeni Gross... E pensavo che loro conoscessero me. Ma non era così. Ma è stato un attimo e sono entrato nelle loro vite. Io non ero cosi emozionato quando ho lavorato con De Niro"

Non sono mancate anche alcune dichiarazioni dei protagonisti; Pietro Gros, afferma "Io non sono riuscito a copiare Gustavo in pieno, avrei voluto avere un po' dei suoi Beatles, ma con i Beatles forse un po' più di calma e gesso, come si dice, non avrebbe guastato".  Prosegue dicendo:"La mia rivalità con Gustavo? La rivalità è una risorsa dello sport, senza rivali non puoi più niente, non sei nessuno e non staremmo qua a parlarci. Nello sport c’è l'amicizia, il rispetto, sono regole che impariamo. Basta leggere le regole del Comitato Olimpico che purtroppo non è che si rispettano tanto".
Nello sport, spiega ancora Gross, "puoi avere anche dei contrasti, puoi avere un carattere diverso, ma se non c’è questo rispetto nello sport... io non lo capisco, non riesco a rendermi conto. Perché allora avremmo dovuto odiare Stenmark quando è arrivato invece io dicevo: ma come facciamo a batterlo questo? Non è possibile... tu vai forte, non sbaglia una curva, questo va giù e ti dà due secondi, puoi solo dire bravo. Puoi solo essere ammirato".

Prosegue Gustavo Thoeni: "La rivalità c'era sicuramente, perché ognuno cercava di essere più veloce dell'altro, un po' in allenamento, che era sicuramente un grande stimolo a tutti e due, anche a me stesso. E poi in gara certo, era uno sport singolo, cioè ognuno cerca di essere davanti all'altro".

Il film uscirà nelle sale italiane il 21 ottobre 2024.

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