C'era una volta un bambino che voleva diventare calciatore. "Sognavo di diventare un campione con il pallone tra i piedi - dice Matteo Rivolta agli ambassador di Giffoni Sport - poi il nuoto ha scelto me". Ad Abu Dhabi, ai Mondiali vasca corta, ha coronato il sogno, è stato un'onda azzurra: "Campione del mondo alla sua prima finale iridata nella vasca da 25 metri. La mia prima volta a 30 anni". Però il sogno da bambino ieri è riemerso a Giffoni. "Sono un acceso tifoso del Milan, sono cresciuto vedendo all'opera i più forti. Abbiate fede: torneremo campioni", ha detto in salsa rossonera.
Lo studio in corsia parallela
"La vittoria ha avuto un particolare - dice Rivolta - È stata la ciliegina sulla torta di un percorso altalenante. Sono stato sul punto di appendere cuffia e occhialini al chiodo. Vittoria mia personale ma anche da condividere con le persone che mi sono state vicino, nei periodi bui. Ho detto addio all'attività agonistica ma il mio futuro lo disegnerò grazie alla laurea in Economia aziendale. Devo dire grazie ai miei genitori: nella mia famiglia, il percorso è stato sempre parallelo, nuoto e università. Non c'era possibilità di fare una scelta, magari di preferire un indirizzo. Studio e piscina, piscina e studio: quel bagaglio di esperienza, adesso, mi tornerà utile".
La pizza
La prima domanda curiosamente gliela rivolge Rachele Sangiuliano, giornalista ed ex pallavolista italiana. Prima della partita era consentito mangiare la pizza? La risposta di Rivolta: "La mangiavo prima e dopo. Non ho mai avuto cibi proibiti né riti scaramantici".