ROMA - Al bambino ch’è dentro a ognuno di voi è consentito lasciarsi andare, perdersi nei ricordi, riscoprire il senso pieno d’una felicità eterna: il 30 ottobre è un giorno diverso, è una sorta di festa (laica) patronale, è il compleanno d’un Dio (quello calcistico) che si è offerto a Napoli poi se l’è presa è l’ha elevata nell’Olimpo del football.
57 CANDELINE - Buon cinquantansettesimo compleanno, Diego, e vorrebbero sussurrarglielo, ognuno a modo proprio, quelli che lo hanno vissuto in quell’epoca ch’è stata bellissima, o anche (semplicemente) chi l’ha vissuto di gioia riflessa, attraverso il racconto dei padri, dei nonni, di un amico che ha avuto la fortuna di esserci. Diego Armando Maradona è stato, per Napoli (per il calcio), un Fenomeno irripetibile, le ha regalato una dimensione favolistica, a tratti surreale e invece tangibile: in questo macrocosmo, in cui c’era (praticamente) il nulla, tracce di soddisfazioni effimere o marginali, ad un certo punto sono arrivati due scudetti, una Coppa Uefa, due Coppe Italia, una Supercoppa italiana, una legittimazione internazionale attraverso il più grande calciatore di tutti i tempi che proprio nel corso di quel settennato è riuscito a vincere anche un Mondiale con la sua Argentina ed un altro lo ha perso in quella finale di Roma che rimane come un atto di ingiustizia.
FILM - Gli auguri a Diego Armando Maradona il Corriere dello Sport-Stadio li fa a modo suo, lasciando che i lettori del nostro quotidiano possano rivivere quelle gesta assorbendo quell’era (che va dal 1984 al 1991) attraverso Maradonapoli, il film di Alessio Maria Federici che sarà possibile trovare in edicola in Campania (10,99 euro, più il costo del giornale).